martedì 8 settembre 2009

580 TERRI BRISBIN: La signora di Lorne



Scozia, 1308
Quando suo padre, sconfitto dall'esercito del sovrano scozzese Robert Bruce, fugge in esilio, Lara MacDougall, Signora di Lorne, si ritrova sola, prigioniera nel suo stesso castello e in balia del vincitore. Costretta a sposare Sebastien di Cleish, braccio destro del sovrano, l'indomita fanciulla giura a se stessa di rimanere fedele al suo clan e di non arrendersi mai al guerriero che l'ha privata dell'onore e ha distrutto il suo futuro. Ma Sebastien, dimostrandosi un prode e leale cavaliere che lotta per una Scozia unita, indipendente dagli inglesi e in pace, si guadagna il rispetto dell'altera castellana. Saprà conquistare anche il suo cuore?
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Nozze o morte - non esattamente la scelta più semplice da fare per una donna sopraffatta se lo sposo è il potenziale nemico della sua famiglia. Eppure, quando le forze di Robert Bruce prendono Dunstaffnage Castle, roccaforte del clan dei MacDougall, Lara di Lorne deve decidere se sposare Sebastien di Cleish o morire per sua mano. Va per la prima, credendo in questo modo di riuscire a proteggere gli innocenti nel castello.
Sebastien è il principio come vengono. Figlio illegittimo di un nobile, è un soldato self-made che deve la sua ascesa nei ranghi alla sua bravura e al suo senso dell'onore personale. Egli deve fornire delle lenzuola macchiate di sangue per mantenere il suo giuramento a Robert Bruce, ma fa in modo di assicurarsi che la sua unione con Lara sia tanto diversa dallo stupro quanto è possibile date le circostanze. Si rende conto ben presto che nulla gli piacerebbe di più che costruire una vera casa e famiglia con la sua sposa riluttante. E anche se spera di catturare l'amore di Lara, capisce il suo dilemma fin troppo chiaramente: per darsi a lui dovrebbe abbandonare se stessa e tutto quello che rappresenta.
Ma, a parte l'introduzione di lei ai piaceri sessuali e dirle quali cose buone avrebbero come marito e moglie, le sue azioni e il lavoro non mirano a convincerla che la lealtà a lui e a Bruce è la strada da percorrere. Fortunatamente per lui, il padre di Lara e il cugino sono dei cattivi così senza cuore, o le mie simpatie sarebbero state divise come le sue.
All'inizio, Lara mantiene la fedeltà alla famiglia e al clan e si impegna a utilizzare la sua posizione nel castello per spiare. Ma, quando passa più tempo con il marito, la sua lealtà è divisa in due. Le sue emozioni conflittuali alla fine si trasformano in senso di colpa, quando si rende conto che il suo tradimento mette in pericolo prima Sebastien e minaccia la sua posizione nel campo di Robert Bruce.
Sono pienamente solidale con il conflitto di Lara e ammiro il suo senso dell'onore. Quello che forse mi ha deluso è quando fa quelle cose stupide come saltare in mare per salvare il fratello minore. Un gesto nobile, di sicuro - se solo avesse saputo nuotare. Ora, invece di una, ci sono due persone da salvare. Forse questo episodio è un campanello d'allarme delle sue successive azioni sbagliate? Perchè, anche se ha dubbi sulla buona volontà del cugino, offre comunque uno dei beni più preziosi di Sebastien in suo possesso. E in seguito, quando si rende conto delle implicazioni di lungo periodo del suo doppio gioco, decide di risolvere i problemi da sè invece di rivolgersi al marito. Indipendente, vivace e leale con fermezza? Assomiglia più a ingenuità, forse anche a stupidità per me. (Per essere onesti, Lara si riscatta alla fine, ma rivelerei troppo se dovessi spiegare in che modo)
Nonostante l'acuto conflitto drammatico, il romanzo inizia lentamente. Ho avuto difficoltà a entrarvi perchè non ho capito completamente il contesto storico (Mi dispiace, ma la Scozia medievale non è il mio forte). Per fortuna, le cose sono chiarite quando andiamo avanti senza cadere nell'errore troppo frequente di indulgere in dettagli più appropriati a un manuale storico. Mentre andavo avanti nel libro, avevo ancora più difficoltà a metterlo via. Mentre la Signora di Lorne non addolcisce la sua premessa perturbante per tutto il suo valore, è ben scritto e avvincente e abbastanza ideale per un pomeriggio di pioggia.
Mary Benn

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