giovedì 17 settembre 2009

765 CANDICE PROCTOR: Un'eredità peccaminosa



Gabrielle Antoine conduce una vita serena nel convento di New Orleans, che la ospita da quando era bambina. Un giorno, però, scopre di aver ricevuto in eredità una casa nel Colorado. Giunta sul posto, ha un'amara sorpresa: la casa è adibita a bordello e bisca. E Gabrielle ha addirittura un socio in affari, il cinico avventuriero Jordan Hays. Pur determinata a trasformare il bordello in una scuola, ben presto Gabrielle si accorge di volersi arrendere all'amore e al fascino di quell'uomo sconosciuto.
1998
ROMANCE STORICO FRONTIERA/WESTERN (COLORADO ANNI '70 DELL' '800)
GIUDIZIO: C
SENSUALITA': warm.
Ho appena finito Un'eredità peccaminosa e, beh, ora dovete scusarmi ma devo andare a fare un lungo bagno caldo. Immergermi nell'acqua. Lavare via lo sporco di un bordello. Il primo libro di Candice Proctor Una notte nell'Eden esaminava le terribili condizioni delle donne detenute, come nel periodo dell'Inghilterra Regency. Un'eredità peccaminosa si occupa delle terribili condizioni delle donne che fanno le prostitute nel West Americano della metà del XIX sec. Tremo al pensiero di cosa stia affrontando la Proctor nel prossimo, perchè questo secondo libro è un lavoro molto sobrio e triste davvero.
Gabrielle Antoine è cresciuta come orfana in un convento di New Orleans. All'età di vent'anni, quando riceve una lettera da un certo Jordan Hays che le dice che ha ereditato una casa in Colorado. Sperando di scoprire qualcosa sui suoi parenti, Gabrielle si dirige nell'Ovest solo per scoprire che la casa che ha ereditato è un bordello, e la madre era una signora d'alto costo, Celeste DuBois.
Jordan Hays era il socio di Celeste e la bellissima prostituta era tra le sue braccia quando è stata assassinata nel salotto del suo bordello. Celeste non voleva che sua figlia sapesse nulla di ciò che ha fatto per una vita, ma quando Gabrielle si presenta sulla soglia di casa, Jordan non ha altra scelta che dirle tutto quello che sa su sua madre.
Inizialmente scioccata all'idea che sia una figlia illegittima e che sua madre era una prostituta, Gabrielle si sforza di venire a patti con il motivo per cui Celeste l'ha abbandonata. E, quello che lei sta per fare con il bordello appena ereditato e con i suoi dipendenti. Una persona altamente morale, Gabrielle ha anche una spina dorsale d'acciaio. Sente uno strano tipo di debito nei confronti di queste donne, perchè sono stati i profitti delle loro fatiche a mantenerla per 15 anni in un costoso convento. Per ripagarle, Gabrielle vuole usare il suo profitto degli affari per aiutare le puttane a trovare una vita migliore, quindi trasformare il grande edificio in una scuola. Nel frattempo si sente attratta sempre più dal pistolero incredibilmente bello e calcolatore/giocatore apparentemente freddo, Jordan Hays.
Jordan è un uomo totalmente tormentato, piegato in cerca della morte. Avendo perso tutti colori che nella vita ha amato (il padre  è stato assassinato e la moglie incinta violentata a morte dai soldati dell'Unione ubriachi), l'ex soldato confederato e Texas Ranger è ferocemente intenzionato a non amare mai più. Quando si ritrova attratto da Gabrielle oltre la capacità di resistenza, in una scena molto emozionante, Jordan le dice di volerla e di voler prendere quello che lei è disposta a dare e poi fugge via e non si guarda indietro. Vuol dire anche questo.
Doug Slaughter, il più vile puttaniere che abbiate mai incontrato, vuole il Celeste's Place, vuole Gabrielle, e vuole ancora di più una miniera d'oro perduta, e farà di tutto per mettervi sopra le sue viscide zampe. Mentre Gabrielle e Jordan cercano di contrastare ogni sforzo di Slaughter, quando il cattivo arriva al bordello per una festa, Jordan e Gabrielle fanno una mossa molto stupida che lascia Jordan quasi morto, e mette Gabrielle direttamente nelle mani di questo. Quando alla sua misericordia, cosa che Slaughter fa, e quasi fa, a Gabrielle mi ha fatto quasi male.
Non c'è fascino nella prostituzione e questa storia guida il punto a casa pagina dopo pagina con immagini grafiche e dialogo. La Proctor è un'abile narratrice, ha studiato bene la sua materia, e ha creato due personaggi molto simpatici in Gabrielle e Jordan. Mi interessava quello che è successo a queste persone. Anche i personaggi secondari, soprattutto Sirena, sono ben disegnati. L'autrice offre una visione molto buia di ciò che ha spinto (e può ancora guidare) le donne in questa professione avvilente e le ragioni per cui possono scegliere di rimanere lì anche quando hanno la possibilità di sfuggire a quella vita.
Mentre apprezzo lo sforzo, perchè è una storia vera, il soggetto non è attraente in alcun modo e mi chiedo perchè l'autrice ha scelto di svolgere un tema così squallido. Scritto nel XIX sec., ma tale opera avrebbe portato consapevolezza e riforme sociali. Tuttavia un tale esame scuro e cupo, toglie il romanticismo (questo dovrebbe essere un romance) e non serve a niente se non a se stessa. Quando Gabrielle si muove in casa, lo facciamo anche noi, quando è circondata giorno e notte da profumi e suoni di cattivo gusto, sesso senza amore, lo siamo anche noi. Di conseguenza, entro la fine del libro, mi sentivo sporca. La mia prossima lettura sarà qualcosa di molto, molto chiaro e spumoso - per lavare tutto lo sporco.
Raccomanderei questo libro? Sì, ma bisogna sapere in anticipo ciò che stai prendendo; portare il sapone.
Marianne Stillings

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