lunedì 7 settembre 2009

22 TORI PHILLIPS: Lo scudiero




Raffinatissimo esteta, Sir Andrew Ford non ha difficoltà a individuare un'autentica bellezza e un'innata eleganza nella fanciulla cenciosa che viene messa all'asta come prostituta al Campo del Drappo d'Oro, teatro di uno storico incontro fra i reali d'Inghilterra e di Francia, Enrico VIII e Francesco I. Decide quindi di trasformarla entro un tempo brevissimo in una vera aristocratica. E dal quell'allieva eccezionale che è, Rosie acquista la consapevolezza che il suo amore per quel gentiluomo così affascinante, anche se eccentrico e non più giovanissimo, non potrà mai avere un futuro. A meno che, ancora una volta, l'intuito di Andrew non si dimostri infallibile.
GIUDIZIO

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Mi sono chiesta spesso perchè il XVI secolo sia così ampiamente ignorato dalle autrici di romance storici. Avete una società rimossa da quella più manierata del XVIII secolo o dal periodo Regency o degli anni repressivi del periodo vittoriano. Questo era un periodo robusto con eventi o personalità immortali. Sembrerebbe un'ambientazione perfetta per il romance. Tori Phillips si è accorta chiaramente delle possibilità romantiche del periodo Tudor. In Lo scudiero fa un lavoro particolarmente buono nel riportarlo in vita.
L'ambientazione di questa storia è lo storico "Campo del Drappo d'Oro" che la Phillips descrive - accuratamente - come "la festa del secondo millennio" Qui, in una valle della Francia settentrionale, Enrico VIII d'Inghilterra e Francesco I di Francia e le loro corti si incontrarono per due settimane di giostre, bevute, feste e dissolutezze, tutte per la causa della pace internazionale.
Furono collocate due intere città di tende lussuose con sale da banchetto, cucine, stalle e tutti gli agi della casa. Certo, fornitori di tutti i beni immaginabili e servizi si ammassarono nella Valle d'Oro per fornire ai partecipanti tutto quello che potevano volere.
Mentre il rinomato cavaliere Sir Andrew Ford e i suoi amici attraversano la folla, vedono uno dei peggiori "mercanti" all'opera. Il pappone Quince ha un grazioso boccone in vendita. Sta vendendo all'asta la verginità di Rosie, una giovane ragazza inglese che ha acquistato dal padre adottivo per 5 scellini.
Sir Andrew fa un'audace scommessa con i suoi giovani amici. Insiste che in dieci giorni può trasformare la sporca e sciatta creatura in una signora che possa partecipare alla riunione della corte di Enrico. E così sir Andrew compra la verginità di Rosie, scatenando molto l'ira di uno scommettitore concorrente, l'odioso sir Gareth Hogsworthy. Allora abbiamo una svolta interessante sulla storia più popolare del Pigmalione.
Rosie si ripulisce notevolmente bene. Infatti, sotto il sudiciume è una donna graziosa che certamente può apparire come una lady quando è appropriatamente vestita. Dà prova di essere anche astuta e intelligente, sebbene il compito di migliorare le sue maniere e il suo linguaggio è a volte scoraggiante.
Mentre Andrew non ha intenzione di dormire con il suo acquisto, è nondimeno sempre più attratto dalla sua protegè, la cui graziosa persona, spirito forte e sottostante innocenza sono molto diversi dalle donne di corte che inseguono il bel cavaliere. A 38 anni, vedovo, Andrew si sente troppo vecchio per la 19enne che ha preso sotto le sue ali protrettrici. Sebbene Rosie ha una saggezza che va oltre i suoi anni, e costringe Andrew a guardare al mondo in modo nuovo e diverso.
La Phillips ha un senso reale per il XVI secolo. Il suo ritratto del comportamento dei personaggi sembra il massimo, ma nei fatti ha catturato il sapore di un periodo in cui un monarca in cerca del piacere con sani appetiti fissa il tema della vita di corte e quanto fosse eccessiva in tutto.
Ho dedotto che Lo scudiero fa parte di una serie. Devo ammettere che ho un leggero senso di essere fuori dal nodo nel caso di alcuni dei personaggi minori, ma questo non toglie nulla al mio piacere per la storia. Davvero, la maggior parte del libro percorre il rapporto tra l'eroe e l'eroina ed entrambi i personaggi sono così ben costruiti e così insoliti che oscurano quasi tutto il resto.
Ci potrebbero essere lettrici che saranno scoraggiati dall'uso di un linguaggio arcaico da parte della Phillips, o che potrebbero trovare i personaggi e il loro comportamento o abbigliamento (delle brachette rosse con piccole palle d'oro?) troppo bizzarro. Ma trovo che la conoscenza senza dubbio profonda della Phillips del periodo ha aumentato il mio piacere per la storia. Per alcune ore mi sono sentite come se fosse una spettatrice alla più grande festa del secondo millennio mentre contemporaneamente osservavo un affascinante romance che si svolgeva davanti a me. Non potevo chiedere di più.
Jean Mason
SERIE CAVENDISH
  • LA FIGLIA DELL'ORAFO
  • LO SCUDIERO
  • UN CUORE ALATO
  • LA ROSA D'ORO
  • LO SCUDIERO DEI CAVENDISH
  • IL RUBINO DEI CAVENDISH
  • LA DONNA MASCHERATA
  • CANZONE GITANA

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