Lady Kaia Ellora Kurion, sesta figlia della riverita Seconda Casa, prima cugina del sovrano dell'intero Dominion, a sua volta principessa di sangue reale, è una delle fanciulle più in vista del regno. Ed è una vera peste. Riuscirebbe perfino ad essere espulsa dal convento dove l'esasperato e ottuso padre l'ha rinchiusa, se non risolvesse prima la faccenda a modo suo fuggendo nel cuore della notte con un frate svitato e un cane parlante. Naturalmente, la corte scatena subito all'inseguimento il fior fiore dell'esercito, con in testa nientemeno che lui, il fratello della regina, l'armigero più abile, il compagno più simpatico, l'uomo più bello e affascinante dell'intero paese: lord Eben Dhion, ovunque noto come "lo Splendido". Per Kaia è un colpo basso. Eben è stato il compagno di mille giochi, il fratello che non ha mai avuto. L'uomo che ha sempre amato e che amerà per sempre. Niente e nessuno però riusciranno a fermare Kaia nel suo viaggio senza ritorno al seguito del grande mago Merlino, tantomeno un uomo che non la vuole, non la ama e non la considera altro che una sorta di sorellina ribelle... Brillante e imprevedibile, popolata da personaggi vividi e bizzarri, questa insolita storia d'amore si legge d'un fiato fino all'ultima pagina, con la consapevolezza che anche la più grande delle passioni può assumere le sfumature della leggerezza e dell'ironia.
2004
ROMANCE MEDIEVALE (IMMAGINARIO DOMINION)
GIUDIZIO: C-
SENSUALITA': warm (caldo).
Una donna in fuga è ambientato in un allegro regno medievale immaginario. Kaia Kurinon è una principessa, prima cugina del re è stata cresciuta ed educata in un modo strettamente ortodosso. Questo significa, ra le altre cose, che non le è mai stato insegnato a leggere. Lei è, comunque, una giovane donna di grande spirito e in seguito alle sue marachelle viene inviata in un convento per ricevere un'educazione più consona. Questo non funziona; quando incontriamo Kaia, la 18enne è stata punita per una biricchinata di troppo perpretata contro una suora più anziana.
Kaia ha amato Eben Dhion da quando era bambina. Ma Eben pensa a Kaia come una bambina e lei sa di non poter conquistare il suo amore. Questo fino a quando incontra Merlino, che come il Merlino di The Once and Future King di T. S. White, viaggia a ritroso attraverso il tempo. Merlino le racconta di un modo per viaggiare nel futuro, quando le donne saranno educate e saranno padrone del loro destino. Con Fratello Absalom, un monaco e scienziato frustrato che vuole pure viaggiare nel futuro, Kaia fugge, progettando di andare verso le Pietre Erette nelle Isole Occidentali e viaggiare nel futuro.
Certo una principessa non può solo fuggire senza che nessuno la noti, e presto Eben viene spedito a cercarla e riportarla sana e salva. Egli la insegue fino ad un'isola chiamata Ataxi, dove Eben si confronta con il suo nemico mortale, Ranulph Gyp. Lungo il viaggio ci sono molte avventure scervellate, durante le quali Eben è costretto a rivedere i propri sentimenti fraterni per Kaia.
Questo libro è, soprattutto, una commedia. Lo stile dell'autrice è unico e mi ha fatto ridere spesso, come in questo passaggio. Eben sta pensando tra sè che la fuggitiva Kaia ha bisogno di un buon sculaccione:
"Questo particolare percorso di pensiero mandò Eben a scivolare nello scivoloso pendio dell'inevitabile preoccupazione maschile, che a turno libera una freccia fiammante di lussuria diritto ai suoi lombi. Era costretto a ritirarsi in un vano ombreggiato per riacquistare il controllo di sè e aggiustare il gonfiore della sua tunica."
Anche se non mi curo del soggetto principale di questo passo - lo sculaccione non mi appartiene - il modo in cui è scritto mi ha fatto crollare. Ci sono vari piccoli momenti come questo, dove lo spirito dell'autrice brilla.
Comunque, ci sono anche molti momenti che mi facevano gemere. L'umorismo è una casa soggettiva e va a finire che in questo libro non c'è umorismo, in generale, del tipo che trovo divertente. Mi piace l'umorismo basato su persone intelligenti che fanno osservazioni argute sul mondo a loro. L'umorismo di questo libro tende a fare assegnamento sul comportamento dei personaggi in maniera straordinariamente sciocca e immatura, che conducano a scappatelle. Nella sua recensione al primo libro di questa serie (She Who Laughs Last) Jane Jorgenson scrisse dell'eroina "Ogni movimento che fa è pensato e ripensato. Non prende l'azione alla leggera." Ahimè, questo è difficilmente il caso dell'eroina di questo rcconto. Kaia, per la maggior parte del libro, agisce come una bambina alle prime esperienze della pubertà. Ha avuto una cotta per Eben da quando aveva tre anni, e ha passato la vita a ideare biricchinate e buffonate allo scopo di catturare la sua attenzione. Quando non cattura la sua attenzione, fa il broncio, fuma e fugge. In un memorabile esempio, fa qualcosa (che riguarda l'accidentale sfoggio delle sue zone private) che neanche una femmina di quattro anni avrebbe fatto. Ho capito che se pensava che questa scena fosse divertente, ma non poteva superare il mio stupore e avversione.
Kaia in realtà cresce un po' in questo libro - verso la fine, lei agisce come una 16enne testarda, piuttosto che una 12enne testarda. E' un miglioramento, ma è ancora impulsiva, spericolata, e quasi fisicamente incapace di fare quello che ha detto. In circa dieci anni, sarebbe stata una degna eroina.E' difficile vedere l'amore di Kaia per Eben come qualcosa di più di una cotta adolescenziale, soprattutto poiché Eben è così stupido che anche Kaia sarebbe capace di capire che non sarebbe una grande cattura. Come abbiamo visto, Eben è estremamente attratto da Kaia, ma sa che non può mai, mai, mai dare seguito a questa attrazione. Perchè? Perchè è troppo infantile per essere in grado di dare un consenso consapevole? No, non è questo il motivo. Eben sente di conoscere Kaia da tanto che lei è come una sorella per lui, quindi il sesso con lei sarebbe un mercato mortale. Questo, secondo me, non ha senso, neanche per scherzo. Allora, quando alla fine fanno questa cosa, lui si arrabbia perchè Kaia salva la sua vita, anche se si mette in pericolo. Come osa! E così via. Che idiota.
I personaggi secondari contribuiscono tutti alla stupidità, soprattutto Merlino e Frate Absalom, i cui passi ho per lo più sfiorato. Ho anche saltato la lunga sequenza a climax in cui apprendiamo che il perfido Ranulph Gyp ha la più indiesa roccaforte medievale di cui ho letto. Troppe porte segrete incustodite e armadi inesplorati e magazzini in questo posto.
Se cerchi qualcosa di allegro, o se sei una fan del primo libro di Jannie Klassel, ti potrebbe piacere più di quanto sia piaciuto a me. Sebbene l'autrice sia chiaramente una donna con molto spirito, la maggior parte dell'umorismo di questo libro è proprio troppo buffo per me, e non potrei accettare i personaggi testardi e dalla mente ottusa. Potrei prendere il prossimo racconto, ma solo se qualcuno mi assicura che i protagonisti sono cresciuti.
Jennifer Keirans
- SHE WHO LAUGHS LAST
- UNA DONNA IN FUGA
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