sabato 26 luglio 2008

553SARAH ELLIOTT: Il marchese libertino



Inghilterra, 1816
Giunta alla quarta stagione mondana senza aver trovato un marito che risponda alle sue aspettative, Beatrice Sinclair si è rassegnata a non conoscere mai le gioie dell'amore e ha deciso che quella, vada come vada, sarà la sua ultima esperienza in società. poi però incontra Charles Summerson, Marchese di Pelham, uomo dalla pessima reputazione ma capace di procurarle il genere di eccitazione a cui lei in cuor suo ha sempre anelato. L'attrazione fra i due si accende all'istante benché, ossessionato dal suo soloroso passato, anche Charles abbia deciso di non sposarsi mai. Quando la fanciulla e l'affascinante marchese vengono sorpresi in atteggiamento compromettente in un momento di incontrollabile passione, si ritrovano dunque costretti a convolare a nozze. La vita coniugale si rivela però molto diversa da ciò che Beatrice sognava. Tanto diversa e deludente, in effetti, da spingerla a fuggire...
OTTOBRE 2005
ROMANCE STORICO EUROPEO (REGGENZA INGLESE)
GIUDIZIO: D+
SENSUALITA': warm(caldo).
Ad un certo punto in questo libro, Jack, il miglior amico di Charles Summerson gli dice "Summerson non capirò mai come funziona la tua mente" Neanche io ho capito Charles, ed è proprio lui che, secondo me, ha rovinato il libro.
Beatrice Sinclair ha 23 anni ed è stata ormai accantonata nonostante sia proprio un diamante. Ed è bella, intelligente, figlia di un visconte, e ha avuto diverse offerte di matrimonio, tutte da lei rifiutate. Beatrice vuole sposarsi per amore e non ha sentito amore per nessuno dei suoi corteggiatori. Ma poiché suo padre brontola per il suo stato di nubile, va a Londra con la zia Louisa per un'ultima Stagione determinata a trovare un marito. E se non dovesse amarlo - forse almeno lei piacerà a lui.
Il figlio della vicina di Louisa è Charles Summerson, marchese di Pelham, il libertino dei libertini. Vede Bea un giorno in giardino ed è colpito dalle sue belle caviglie. Quando la incontraad alcune delle cerimonie della Stagione, è colpito dal resto della sua bellezza. Charles è un libertino e non desidera cambiare ma è potentemente attratto da Bea. Quando lui si precipita su di lei troppo fermamente, lei ritorna a casa. Charles la segue, e il padre di lei, la madre di lui e vari altri li sorprendono in una situazione compromettente. Così lui promette di sposarla, giurando tutto il tempo che non la amerà mai.
Beatrice è un'eroina abbastanza piacevole sebbene non ci sia nulla che la distingua dalla massa di eroine abbastanza piacevoli che popolano il mondo del Regency. Le scene in cui lei è con la sua famiglia sono affascinanti e le ho gradite tutte molto più di quelle in cui era con Charles. Francamante, mi chiedevo cosa vedesse in lui.
La mente di Charles è illogica. E' un ex spia (il mondo del Romance Regency ne è affollato) che teme che riappaia un suo vecchio nemico. Detto nemico non si mostra mai ed è convenientemente spedito fuori dal palcoscenico. E' stato ferito dalle morti del padre e del fratello, teme la propria morte e non vuole figli perchè non solo potrebbero morire, potrebbero causare la morte della loro madre. Male che non vi fossero strizzacervelli attorno a lui - Sigmund, Carl e Alfred avrebbero gradito analizzarlo. Charles vacilla un po' finché non decide di amare Bea e allora, puf - tutti i suoi timori vanno via. E' una buona cosa che Bea sia una donna sensibile; chiaramente avrà le mani piene di lui.
Il marchese libertino prende il titolo dal personaggio peggiore - Charles è Lord Pelham, non Lord Summerson, e ad un certo punto Bea si riferisce ad un isolato della città, un termine non usato in questo periodo. Ci sono diversi e diversi romance storici ambientati nel periodo Regency ora in uscita, molti dei quali sono molto buoni. Suggerisco alle lettrici di provare uno di loro e passare questo.
Ellene Micheletti da http://www.allaboutromance.com/
Serie "Sinclair"
- Il marchese libertino
- Un irresistibile seduttore
Per chi fosse interessato all'acquisto vedere http://www.comprovendolibri.it/vendeanche.asp?userid=agatatrovato

1 commenti:

Anonimo ha detto...

non sono d'accordo!
il marchese è una figura complessa che vorrebbe essere forte ma non lo è, che vorrebbe lasciarsi andare ma non può, che ha paura della vita e ha paura dei sentimenti: il suo comportamento è contraddittorio proprio a testimoniare la battaglia che sta combattendo tra ragione e sentimenti fortissimi e nuovi con cui per la prima volta si trova a fare i conti e che mai aveva pensato di doversi sottomettere proprio perchè aveva sempre di vere storie leggere e non conivolgenti con donne che non lo turbavano più di tanto. La forza del libro sta proprio nella rinuncia alla superficialità di un personaggio che vorrebe essere leggero e spensierato, che si culla nella propria avvenenza, ma in realtà ha molto bisogno dell'amore di una donna che si rivela essere la sua esatta metà mancante

elena