domenica 6 aprile 2008

510 JULIANA GARNETT Il barone



ERANO MORTALI AVVERSARI, FINCHE' NON LI UNI' LA PASSIONE
E' il 1213. Il crudele re John ha confiscato i beni di Robert Devaux e l'ha nominato sceriffo di Nottingham, con l'incarico di liberare dai fuorilegge la foresta di Sherwood. Ma i pirati che depredano i tributi del re sono protetti dall'affascinante lady Jane, la nipote di Robin Hood. Ferito gravemente in uno scontro, Robert si rifugia nel castello della nobildonna, e tra i due avversari scocca un'attrazione irresistibile. Ma con altrettanta violenza divampano le gelosie e le trame dei cortigiani...
DICEMBRE 1999
ROMANCE MEDIEVALE
GIUDIZIO: B+
SENSUALITA': warm (caldo).
Il barone è un progetto ambizioso, basato su un'ide tanto buona che non so perchè nessuno aveva avuto prima.
Trè Devaux è il barone normanno di Brayeton. L'avaro re Giovanni ha confiscato le sue terre con il pretesto che lui (giustamente) dubita della lealtà di Tré. Il re nomina Tré alla minore posizione di sceriffo di Nottingham, mettendolo in una posizione in cui deve provare la sua lealtà a Giovanni imponendo il suo crudele decreto. Deve raccogliere le tasse fra gente che ha dato tutto quello che aveva, e deve catturare una banda di fuorilegge che vive nella foresta di Sherwood. Se non dimostrerà la sua fedeltà al re in questo modo, non tornerà a Brayeton.
Lady Jane di Neville è nata sassone ma è vedova di un barone normanno ed è una donna rispettata a Nottingham. Le è capitato anche di essere la nipote di Robin Hood, ed è anche un'ottima tiratrice con l'arco. Va da Tré per supplicarlo di essere clemente con la gente, ma Tré è determinato a imporre tutti i decreti di re Giovanni, che gli piacciano o meno. Così Jane decide di prendere la situazione in mano aiutando e rendendosi complice dei fuorilegge di Sherwood.
Questa è l'organizzazione, ed è bella: lo sceriffo di Nottingham si può innamorare del successore di Robin Hood?
Questa vivace trama è condotta da due personaggi molto ben sviluppati.
Jane è una signora nell'animo, coraggiosa, valorosa e degna. La vita non le ha dato molta felicità e lei non se l'aspetta; è terribilmente malinconica.Tré è una specie di eroe violento, tormentato. E' guidato dall'ira e dalla brama di vendetta per le ferite del passato e nel profondo si sente vuoto e senza anima. C'è una scena vicina alla fine in cui Tré si rivela veramente essere slealmente attaccato, perchè gli dà qualcosa da fare per la sua ira interiore e l'aggressività. Queste due persone sono così misericordiose l'uno verso l'altra che non puoi fare a meno di tifare che loro trovino la felicità insieme contro le tremende avversità. La chimica fra i due è emozionalmente viva piuttosto che sensualmente appannata, anche se vi sono affascinanti scene d'amore.
Il barone inizia un po' lentamente. A volte la Garnett è un po' prolissa, le sue frasi un po' labirintiche. Ero annoiata all'inizio da un po' della sua autocosciente fraseologia medievale. Ma una volta che oltrepassi i capitoli iniziali, questo libro cambia in un tipo di grande avventura che ci si aspetterebbe da un parente di Robin Hood. Il re Giovanni è dipinto non semplicemente come un re pidocchioso, ma come un diavolo fattosi uomo. Quando arriva a Nottingham per controllare Tré, improvvisamente iniziano a capitare cose che vi fanno battere il cuore. Non voglio riferirvi la trama, che riguarda tradimenti, bugie, avidità, brama, politica, prigionie, lotte con la spada...
Leggere Il barone non è come viaggiare indietro nell'Inghilterra medievale. E' più come saltare in una leggenda. Se ami i romanzi medievali, leggilo. Io generalmente non lo faccio, ma questo mi è piaciuto, e penso che piacerebbe anche a te. Resisti nei capitoli iniziali lenti, e poi persisti nel percorso.
Jennifer Keirans

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