
Evelyn Whyte non ha mai dimenticato la notte in cui ha scoperto un segreto a dir poco scandaloso sul conto di Justin Powell. Per il suo silenzio, l'uomo si impegna a fare qualsiasi cosa e dopo dieci anni, Evelyn è pronta a riscuotere quel debito. Per sostituire al meglio la zia, titolare di una agenzia, deve organizzare un matrimonio che sia ricordato come un indimenticbile evento mondano. Così chiede in prestito a Justin la sua antica e prestigiosa tenuta di famiglia. Ma Evelyn non sa che lì la sua vita e il suo cuore saranno in serio pericolo...
SETTEMBRE 2002
ROMANCE STORICO EUROPEO (INGHILTERRA VITTORIANA)
GIUDIZIO: DIK
SENSUALITA': warm (caldo).
Se lo ha potuto fare Connie Brockway, perchè no Hollywood?
Il dono è, per metterla semplicemente, vicino a una commedia romantica perfetta tanto quanto tu abbia mai presumibilmente trovato. E' divertente, affascinante, non si riesce a metterlo via, e contiene nel suo cuore un romance straordinariamente adorabile tra due personaggi altrettanto adorabili tra due personaggi. E, ridevo rumorosamente e giravo le pagine felice, mi sono ritrovata a pensare spesso a che film perfetto sarebbe.
Lady Evelyn, è un'eroina straordinaria, compensa - ragazzo, lei compensa - per essere il più piccolo membro di una sorprendente famiglia amministrando la sua vita, le vite della sua famiglia, e di chiunque altro possa provare ad amministrare. Così non sorprende che il fatto inspiegabile che sembri meno adatta a seguire l'agenzia matrimoniale della zia Agata (Una nuova vita) la rende pazza. Così pazza infatti da avere l'intenzione di chiedere il pagamento di un debito che la tenga per un po' lontano dal lavoro, dall'assassino Justin Powell.
O almeno questo è quello che Evie pensa, dovuto a un incontro notturno di dieci anni prima. Non sto lasciando un gatto troppo grande fuori dalla scatola (dal momento che il lettore vi è informato da pagina 50) quando ti dico che Justin è, infatti, una delle migliori spie inglesi, e assai lontano dall'assassino che Evie pensa. La copertura di Justin in società è fingersi in qualche modo un vago, osservatore di uccelli con una rotella fuori posto. La richiesta di Evie - o piuttosto, la domanda - di affittare la casa di campagna per un prossimo matrimonio coincide quasi con l'ultimo incarico di Justin, che è tenere segreto la consegna di una cosiddetta "macchina diabolica" utilizzata da un governo straniero. O così pensa Justin. Lontano dall'essere una terribile minaccia, Justin è condotto a credervi, la macchina completamente di fantasia è al centro di un'intricata trama in cui l'immemore Justin serva da esca per indurre una spia nemica a svelarsi. Questa spia, in cambio, sembra vicina a scoprire l'identità di una spia nemica ancora più importante di Justin.
Così, procedendo aggressivo, con idee sbagliate e cattive informazioni, Evie, Justin, e un cast di personaggi straordinariamente divertenti si trasferiscono a North Cross Abbey, il ritiro di campagna cadente di Justin. Qui - con una varietà di trame secondarie che vanno avanti - Evie è ossessionata dal preparare il matrimonio della boriosa cliente americana mentre Justin guarda con sospetto diversi abitanti della città vicina. E, certo, il nostro capospia aspetta la consegna di quella misteriosa macchina straniera.
Lasciatemi dire che questo libro è tutto divertente. Mentre Evie e Justin sono personaggi reali il cui passato spiega completamente i loro caratteri e perchè agiscono come fanno, Connie Brockway ha semplicemente portato qui l'intrattenimento. Da Evie e Justin attraverso tutti i deliziosi personaggi secondari, Il dono è pieno di dialogo brillante (incluso il genere di ritorni che avrei voluto uccidere per giungere ai momenti appropriati), divertenti canzonature, terribile umorismo fisico (non semplicemente in stampa), e situazioni dolorosamente divertenti.
E mentre si legge questo libro è probabile che le pagine praticamente girino da sole, scrivere questo tipo di umorismo è incredibilmente difficile - così difficile, penso, che abbiamo tutti familiarità con quel sentimento così poco confortante che hai quando una scrittrice tenta troppo. Non ho mai provato questo qui. E cosa ancora più rara, scoppiava veramente a ridere in diverse occasioni. Devo ammettere, che sebbene questo non sia un problema per me, parole e frasi anacronistiche occasionalmente si insinuavano nella storia. Ma dal momento che molte di quelle frasi sono anche attinenti a qualche gioco veramente buono, molti lettori - come me - potrebbero essere più che disposti a dare una licenza alla Brockway.
Potrei dire anche che mentre mi è veramente piaciuto Una nuova vita, ho apprezzato ancora di più Il dono. Hey, la sostanza dell'eroe è personale e una materia di gusto molto personale, ma nella mia mente Justin è un personaggio più attraente di Elliott di Una nuova vita. Ho amato l'infallibile abilità di Justin di entrare nella pelle di Evie e il piacere che prova nel farlo. Sono scoppiata a ridere per la copertura di osservatore di uccelli. Ho ammirato il suo coraggio nel vivere la sua vita solamente per i suoi standard. A tutto questo, aggiungi un paio di occhi assassini verde-blu, la tendenza ad apparire sgualcito in maniera affascinante e il suo rifiuto a prendere troppo seriamente e ti troverai con un eroe alfa.
Tutti noi abbiamo un certo pezzo di musica, o di film, o di libri che in qualche modo ci fanno sentire meglio nei giorni in cui non siamo al nostro meglio. Per me Il dono potrebbe bene classificarsi con Waiting for Guffman, This is Spinal Top di Van Morrison, e Barenakes Ladies come cura per il blues. E nel mondo in cui viviamo oggi, questo è dire qualcosa.
Sandy Coleman
- UNA NUOVA VITA
- IL DONO
ROMANCE STORICO EUROPEO (INGHILTERRA VITTORIANA)
GIUDIZIO: DIK
SENSUALITA': warm (caldo).
Se lo ha potuto fare Connie Brockway, perchè no Hollywood?
Il dono è, per metterla semplicemente, vicino a una commedia romantica perfetta tanto quanto tu abbia mai presumibilmente trovato. E' divertente, affascinante, non si riesce a metterlo via, e contiene nel suo cuore un romance straordinariamente adorabile tra due personaggi altrettanto adorabili tra due personaggi. E, ridevo rumorosamente e giravo le pagine felice, mi sono ritrovata a pensare spesso a che film perfetto sarebbe.
Lady Evelyn, è un'eroina straordinaria, compensa - ragazzo, lei compensa - per essere il più piccolo membro di una sorprendente famiglia amministrando la sua vita, le vite della sua famiglia, e di chiunque altro possa provare ad amministrare. Così non sorprende che il fatto inspiegabile che sembri meno adatta a seguire l'agenzia matrimoniale della zia Agata (Una nuova vita) la rende pazza. Così pazza infatti da avere l'intenzione di chiedere il pagamento di un debito che la tenga per un po' lontano dal lavoro, dall'assassino Justin Powell.
O almeno questo è quello che Evie pensa, dovuto a un incontro notturno di dieci anni prima. Non sto lasciando un gatto troppo grande fuori dalla scatola (dal momento che il lettore vi è informato da pagina 50) quando ti dico che Justin è, infatti, una delle migliori spie inglesi, e assai lontano dall'assassino che Evie pensa. La copertura di Justin in società è fingersi in qualche modo un vago, osservatore di uccelli con una rotella fuori posto. La richiesta di Evie - o piuttosto, la domanda - di affittare la casa di campagna per un prossimo matrimonio coincide quasi con l'ultimo incarico di Justin, che è tenere segreto la consegna di una cosiddetta "macchina diabolica" utilizzata da un governo straniero. O così pensa Justin. Lontano dall'essere una terribile minaccia, Justin è condotto a credervi, la macchina completamente di fantasia è al centro di un'intricata trama in cui l'immemore Justin serva da esca per indurre una spia nemica a svelarsi. Questa spia, in cambio, sembra vicina a scoprire l'identità di una spia nemica ancora più importante di Justin.
Così, procedendo aggressivo, con idee sbagliate e cattive informazioni, Evie, Justin, e un cast di personaggi straordinariamente divertenti si trasferiscono a North Cross Abbey, il ritiro di campagna cadente di Justin. Qui - con una varietà di trame secondarie che vanno avanti - Evie è ossessionata dal preparare il matrimonio della boriosa cliente americana mentre Justin guarda con sospetto diversi abitanti della città vicina. E, certo, il nostro capospia aspetta la consegna di quella misteriosa macchina straniera.
Lasciatemi dire che questo libro è tutto divertente. Mentre Evie e Justin sono personaggi reali il cui passato spiega completamente i loro caratteri e perchè agiscono come fanno, Connie Brockway ha semplicemente portato qui l'intrattenimento. Da Evie e Justin attraverso tutti i deliziosi personaggi secondari, Il dono è pieno di dialogo brillante (incluso il genere di ritorni che avrei voluto uccidere per giungere ai momenti appropriati), divertenti canzonature, terribile umorismo fisico (non semplicemente in stampa), e situazioni dolorosamente divertenti.
E mentre si legge questo libro è probabile che le pagine praticamente girino da sole, scrivere questo tipo di umorismo è incredibilmente difficile - così difficile, penso, che abbiamo tutti familiarità con quel sentimento così poco confortante che hai quando una scrittrice tenta troppo. Non ho mai provato questo qui. E cosa ancora più rara, scoppiava veramente a ridere in diverse occasioni. Devo ammettere, che sebbene questo non sia un problema per me, parole e frasi anacronistiche occasionalmente si insinuavano nella storia. Ma dal momento che molte di quelle frasi sono anche attinenti a qualche gioco veramente buono, molti lettori - come me - potrebbero essere più che disposti a dare una licenza alla Brockway.
Potrei dire anche che mentre mi è veramente piaciuto Una nuova vita, ho apprezzato ancora di più Il dono. Hey, la sostanza dell'eroe è personale e una materia di gusto molto personale, ma nella mia mente Justin è un personaggio più attraente di Elliott di Una nuova vita. Ho amato l'infallibile abilità di Justin di entrare nella pelle di Evie e il piacere che prova nel farlo. Sono scoppiata a ridere per la copertura di osservatore di uccelli. Ho ammirato il suo coraggio nel vivere la sua vita solamente per i suoi standard. A tutto questo, aggiungi un paio di occhi assassini verde-blu, la tendenza ad apparire sgualcito in maniera affascinante e il suo rifiuto a prendere troppo seriamente e ti troverai con un eroe alfa.
Tutti noi abbiamo un certo pezzo di musica, o di film, o di libri che in qualche modo ci fanno sentire meglio nei giorni in cui non siamo al nostro meglio. Per me Il dono potrebbe bene classificarsi con Waiting for Guffman, This is Spinal Top di Van Morrison, e Barenakes Ladies come cura per il blues. E nel mondo in cui viviamo oggi, questo è dire qualcosa.
Sandy Coleman
- UNA NUOVA VITA
- IL DONO
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