sabato 31 maggio 2008

701MARY BALOGH il duca di ghiaccio




Tutta Londra è in subbuglio per l'arrivo imminente di Wulfric Bedwyn, il solitario e glaciale duca di Bewcastle, al ricevimento che sarà l'avvenimento più sensazionale della stagione mondana. C'è chi mormora che abbia avuto una storia d'amore conclusasi tragicamente, mentre altri dicono che nemmeno la bellezza più affascinante sarebbe capace di catturare la sua attenzione...
Ma in questo sfavillante pomeriggio, una donna è riuscita ad attirare lo sguardo del duca - ed era l'unica presente in sala che non ci stava nemmeno pensando. Christine Derrick è affascinata dal bel duca... e lo è ancora di più quando lui le chiede di diventare la sua amante. Ma Christine è una donna con opinioni molto precise sugli uomini, la morale e il matrimonio e riesce a sconcertare Wulfric anche in questa occasione.
E così anche se il lupo solitario del clan Bedwyn giura di sedurla con qualsiasi mezzo, ecco che succede qualcosa di strano e meraviglioso... perchè proprio l'uomo che pensava di non innamorarsi mai, si rende ora conto che non potrà accontentarsi di niente di meno dell'amore.
2004
ROMANCE STORICO EUROPEO (UINGHILTERRA REGENCY)
GIUDIZIO: DIK.
SENSUALITA': warm.
Per inserire il mio giudizio di questo libro in prospettiva, non ho amato tutti i libri scritti da Mary Balogh e ho trovato la serie Slightly più irregolare di quanto abbiano pensato molte lettrici. Ciò detto, sicuramente amo questo libro di Mary Balogh e, vado oltre, non penso di esagerare definendolo un immediato Classico Romance. Non è possibile evitare il confronto tra Il duca di ghiaccio e Orgoglio e pregiudizio. Wulfric assomiglia molto a Mr Darcy nella sua dedizione alla famiglia, il suo estremo riserbo, la sua onnipresente consapevolezza della responsabilità della sua classe e della sua eredità e- per dire pane a pane - l'estremo senso di controllo della sua personalità. Allo stesso modo, L'eroina Christine Derrick è vivace, socievole, benedetta da un paio di "begli occhi" e, proprio come Elizabeth Bennett - è più attraente quando è animata. E, sebbene non voglia dire troppo, la struttura di base del libro presenta molte somiglianze con questo amato libro. Infatti, per quello di cui sono certa è per un tocco di cappello alla grande Austen che Mary Balogh ricrea quasi letteralmente vari scambi tra Lizzie e Darcy.
Ma, certamente, Mary Balogh è un'autrice molto diversa che vive in un periodo molto diverso e Il duca di ghiaccio è complesivamente un libro molto diverso. Diversamente da Mr Darcy, i cui pensieri, azioni e motivazioni rimangono in gran parte un mistero per il lettore, il nostro accesso ai pensieri di Wulfric ci dà la possibilità di seguire quasi passo passo (qui ci sono diverse sorprese meravigliose) la sua riluttanza, ma innegabilmente incapace, cade nell'amore. E, per metterla schiettamente, che caduta!
Sentendo qualcosa come una perdita con tutti i fratelli sposati e che si stanno felicemente riproducendo e la recente morte dell'amante di vecchia data, Wulfric Bedwyn, duca di Bewcastle, si ritrova con riluttanza a partecipare ad un house party estivo di due settimane per invito di un conoscente casuale. Dal suo arrivo le sue aspettative già basse sul divertimento che verosimilmente troverà lì affonda ancora più in basso quando una giovane miseramente vestita si inclina sulla balaustra e versa della limontata dentro i suoi occhi.
Maledicendosi per la goffaggine Christine viene a sapere all'istante che l'uomo che ha inavvertitamente attaccato è nient'altro che il più illustre ospite della festa. Partecipando solo per un riluttante favore della padrona di casa (che- rantolo - non potrebbe avere un numero dispari!), Christine intende restare sullo sfondo e trattenersi dal fare qualcosa che attirasse attenzioni non gradite su di lei. La sua intenzione di fare così è più che comprensibile considerando il doloroso allontanamento dei membri della famiglia del marito morto che affronterà per la prima volta dalla morte dello sposo. Sfortunatamente per i piani di Christine, il secondo incontro tra Wulf e Christine non va meglio del primo. Quando il Grande Nr Uno la vede seduta nell'angolo della stanza per il tè pomeridiano procede a fare quello che fa quando spera di intimidire e allontanarsi dagli inferiori mortali: la guarda dal suo monocolo. Riconoscendo il gesto per qullo che è e nonostante le sue dichiarate intenzioni, Christine rifiuta di accondiscendere alla domanda implicita di Wulf di volgere lo sguardo in confusione e umiltà: per restituire occhio per occhio, Wulf attraversa la stanza per confrontarsi con la ragazza dal cattivo comportamento.
E così inizia una delle storie d'amore più emotivamente affascinanti che ho mai avuto il privilegio di leggere. Penso - per ragioni sulle quali non sono del tutto certa - una storia d'amore in cui compare un eroe imperioso e freddo e un'eroina arrogante che rifiuta di inchinarsi alla sua pomposità nel mio tipo preferito di romance e, francamente, è impossibile immaginarne uno migliore di questo. Sempre fedele al personaggio che ha creato in maniera così meticolosa, l'impossibilità esteriore di Wulf riflette la sua determinazione interna di non innamorarsi mai. Tradito nella sua giovinezza, le necessità sessuali di Wulf erano più che soddisfatte dalla sua tiepida relazione di dieci anni con una donna per la quale sentiva affetto, ma non di più. Con un numero di eredi nati dai prolifici fratelli e sorelle, Wulf non vede la necessità di sposarsi e di sconvolgere la sua placida esistenza da consentire di legarsi emotivamente a una donna. Ma Wulf non aveva mai pensato alla sua inspiegabile attrazione per l'inadatta Mrs Derrick. Vicina ai 30 e con le sue illusioni distrutte dal matrimonio, Christine vive in precarie condizioni con la madre e la sorella. Con veri motivi per proteggere il suo cuore, Christine è ugualmente disorientata dalla sua reale attrazione verso un uomo che incarna molte qualità che non le piacciono e virtualmente nessuna di quelle che le piacciono. Espansiva, socievole e amichevole, Christine senza pensarci si tuffa in situazioni che Wulf vede con orrore. Ma, se Christine è determinata a fare una torta di se stessa sempre e sempre, Wulf è altrettanto determinato a far saltare il suo aiuto. E, deve essere notato, se Wulf ha bisogno di poche lezioni su come illuminarsi occasionalmente, Christine è più che sopra alla sfida.
Altre note stridenti sono tra poche e molte. Il mio solo vero dubbio è riservato per l'apparizione in qualche modo formulare dei membri della famiglia Bedwyn che è un espediente troppo familiare per "mascherare la serie" e, francamente, questo libro è meglio di ciò.
Ma poi di nuovo, è Freyja che rilascia una delle migliori frasi del libro: "Se questo è quello che avete fatto per lui, vi amerò tutta la vita". E' molto probabile che la maggior parte delle lettrici che hanno seguito questa serie siano già più che un poco innamorati di Wulf (so che è così). Le aspettative delle lettrici sono alte - di alcune delle quali sono sicura che l'autrice ne era consapevole. Comunque, se il riconoscimento di queste aspettative è quello che ha suggerito a Mary Balogh di scrivere un libro che è indiscutibilmente il mio preferito fra quanti siano stati scritti, sono grata delle pressioni che deve aver ricevuto.
Francamente, non importa quali fossero le vostre aspettative, sono più che fiduciosa che questo sia, invece, il libro che speravate fosse. La Balogh è più che venuta incontro a quella che sarebbe potuta essere una immensa sfida. La quintessenza dell'eroe è stata data alla quintessenza del romance.
Sandy Coleman
Serie Bedwyn
- Sposa a metà
- Incidente d'amore
- Una lady scandalosa
- La tentatrice
- Innamorarsi di un lord
- Il duca di ghiaccio

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