domenica 18 maggio 2008

14MYSTERE PATRICIA RICE Qualcosa di magico



Dunstan Ives ingiustamente accusato di aver ucciso sua moglie, ha giurato a se stesso che avrebbe per sempre evitato tutti coloro che con tanta superficialità l'avevano condannato, e che non si sarebbe mai più lasciato irretire dal fascino di una donna. Ma non aveva ancora conosciuto Lady Leila Staines, una creatura meravigliosa che gli fa un'offerta che lui non può assolutamente rifiutare. Dunstan sente di nuovo scorrere nelle vene emozioni che ormai credeva sopite, ma deve fare i conti con il passato...
2002
ROMANCE STORICO EUROPEO (INGHILTERRA GEORGIANA)
GIUDIZIO: D
SENSUALITA': hot (bollente).
Lady Leila Staines è infelice perchè di tutta la famiglia Malcolm, solo lei non è la strega. Questo le ha causato problemi per tutta la vita. Leila ha un auto senso dell'olfatto, che ritiene sia la chiave per scoprire il suo talento nascosto. Così spera di far crescere rose e altri fiori aromatici per creare profumi. Ma Leila non è un giardiniere, così avvicina Dunstan Ives, il miglior agronomo d'Inghilterra. La moglie di Dunstan lo ha ingannato e poi è stata uccisa, e tutti pensano che lui sia il killer. Peggio, la sua unica indiscrezione giovanile ha prodotto un figlio illegittimo. Come figlio più giovane di un nobile, Dunstan non ha una proprietà, e deve lavorare per sostenere il figlio. Egli sogna di sviluppare varietà vegetali più proficue. Leila fa a Dunstan una proposta: lo assumerà per fare crescere i suoi fiori. Come per il salario, la casa e la servitù, potrà usare la sua terra per sviluppare la sua vegetazione. Mi suona come un bell'accordo, che Dunstan sarebbe pazzo a rifiutare. Dunstan rifiuta. Lascio da parte un po' della trama e focalizza una delle caratterizzazioni, perchè questi sono i motivi per cui questo libro fallisce. Leila è un personaggio ragionevolmente bello. E' forte, indipendente e va dietro a ciò che vuole nonostante gli ostacoli. Comunque non sempre ha senso, secondo me. Per esempio, vuolem il rispetto e l'amicizia di Dunstan. Così, cosa fa? Si getta su di lui, lo tocca, fa insinuazioni sconvenienti, e fondamentalmente agisce come Marilyn Monroe alla festa di compleanno del Presidente. Questo non è il modo in cui si tratta un potenziale impiegato. Nonostante le mie reazioni al comportamento di Leila siano varie, i miei sentimenti per Dunstan sono chiare. L'ho odiato. C'è il personaggio tormentato portato ad estremi assurdi: seccato, nervoso, pieno di tic, paranoico. Disprezza e teme apertamente le donne, e non ha per niente senso dell'umorismo. Il mio momento preferito è quando inaspettatamente sente la voce di Leila e viene preso dal panico: "Lei era nelle sue mani!". No, lei era nel suo salotto. Fermo qui Dunstan. C'è qualcosa di fondamentalmente disonorevole in una persona che prende i soldi per fare un lavoro e poi non lo fa. Questo è Dunstan. La disperazione lo ha portato ad accettare l'offerta di Leila, ma pensa che Lila sia uno spreco del suo tempo prezioso. Lui inizia subito a lavorare per piantare la sua vegetazione, e ignora ripetutamente la richiesta di lei di lavorare.Leila gli manda piccole note, chiedendo di parlare con lui, che getta sempre. Lei praticamente deve anche supplicare che inizi a lavorare nel suo giardino. A pag 144: "Egli ha già compromesso le sue rape per aiutarla nel suo giardino, quando l'avrebbe potuta persuadere a rinunciare."
Ho quattro parole per Dunstan "Tu sei così infuocato". E, forse, un suggerimento su come potrebbe ulteriormente compromettere le sue rape. C'è un altro pensiero strano che va avanti. Le prime volte che Dunstan incontra Leila, lei indossa abiti eleganti: capelli incipriati, elaborate vesti con corsetti ecc. Poi si imbatte in lei un paio di volte, quando indossa vesti ordinarie e con capelli sciolti. Lui è attratto da lei in entrambe le vesti, ma - stai con me - pensa che siano due donne diverse. Leila agisce esattamente allo stesso modo verso di lui: lei è un flirt irriducibile, senza riguardo di cosa indossa. Lei lascia che Dunstan pensi a quello che vuole, e quando le chiedo il nome, dice "Lily" - potrebbe essere un indizio. Dunstan non lo afferra. Pensa che Lily sia "diametralmente l'opposto" di Leila, anche se si assomigliano, parlano e agiscono allo stesso modo. Egli non lo capisce anche dopo aver fatto l'amore.
Pensavo fosse un idiota. Leila lo capisce: sesso con una ragazza di campagna come Lily è una cosa, ma Dunstan teme il coinvolgimento con Leila perchè pensa che lui sia esattamente la stessa della moglie moglie morta "E' bigottismo e pregiudizio ammassare tutte le donne nello stesso stampo" dice Leila. Io applaudo Dunstan prontamente la pianta in asso, e Leila ritorna ad aspettarlo e a cercare di persuaderlo a fare il suo lavoro.
La prima motivazione di Leila è un mistero per la prima metà del libro perchè ha bisogno di piantare fiori pe capire le sue abilità paranormali? Lei riesce a percepire le emozioni. E' proprio paranormale. Ci troviamo per 200 pagine nel libro prima che comprenda di non conoscere altre persone che possano sentire le emozioni. Perchè non sa questo? E perchè l'autrice non ce lo dice prima?
Stranamente a metà libro, Dunstan decide di chiarire il suo nome. Non ha progetti, ma qualunque cosa pensi di fare, deve farla a Londra (abbandonando ancora una volta il suo lavoro, ma è l'unico che se ne può occupare): Leila gli chiede umilmente il permesso di andare con lui. Se mai avessi avuto un'idea di chi fossero queste persone, a questo punto sarebbe volato fuori dalla finestra, per non tornare più.
A Londra la trama del libro è interamente basato sulla trama secondaria dell'assassinio della moglie di Dunstan, che coinvolge circa una dozzina di personaggi secondari, nessuno dei quali mi sono preoccupata che rigasse dritto. Pensavo di conoscere quello che Patricia Rice cercava di fare: presentare un eroe complicato, non libertino che avesse dure responsabilità, dovesse lavorare per vivere, e dovesse afrontare onestamente i suoi pregiudizi. Rispetto il tentativo. Comunque, quest'uomo è un ignobile misogino, condiscendente che si trasforma in un umano insopportabile che inizia a esserlo troppo tardi. Non mi è piaciuto nè l'ho rispettato. Mi è piaciuto Leila, ma i suoi sentimenti per Dunstan sono incomprensibili. Il romance cade di pancia e annega.
Penso che la Rice abbia del talento e che le piaccia avere opportunità con i suoi personaggi - mi auguro che più autrici facciano questo. Ma non c'è modo di poter raccomandare Qualcosa di magico; la sua promessa lo rende ancora più frustrante e deludente.
Jennifer Keirans
SERIE MAGIC
- MERELY MAGIC
- QUALCOSA DI MAGICO
- TH TROUBLE WITH MAGIC
- THIS MAGIC MOMENT
- MUCH ADO ABOUT MAGIC

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