sabato 31 maggio 2008

709KINLEY MACGREGOR La poetessa il cavaliere

L'AMORE CONTRO OGNI PREGIUDIZIO
Medioevo. Inghilterra. Stryder di Blackmoor è il cavaliere più intrepido delle Confraternita della Spada, ambito da tutte le dame del regno quanto totalmente disinteressato al matrimonio. La regina Eleonora d'Acquitania, stanca delle pressioni della nobiltà per accaparrarsi l'ottimo partito, decide di trovare personalmente una moglie per Stryder. La prescelta è Rowena de Vitry, una poetessa che però detesta con tutto il cuore i cavalieri, sembra un'unione impossibile, eppure...
2004
ROMANCE MEDIEVALE (INGHILTERRA, 1100 CIRCA)
GIUDIZIO: B-
SENSUALITA': warm (caldo).
La poetessa e il cavaliere è la prima storia intera della nuova serie di Kinley MacGregor su La Confraternita della Spada Pare che la serie inizi tecnicamente con il racconto Midsummer Knight nell'antologia Where's My Hero?, sebbene diversi personaggi dei precedenti libri vengano menzionati in questo. Comunque questo libro si inserisce in un generale schema di cose, contiene una serie di elementi che indicano l'inizio di una nuova serie (il prologo finisce con le parole "E ora inizia qui il racconto ufficiale della Confraternita della spada"), che è il principale problema della storia.
La Confraternita è un gruppo di uomini tenuti prigionieri durante le Crociate che sono sopravvissuti alla dura prova insieme e sono tornati in Inghilterra con uno stretto vincolo. Ognuno degli uomini ha un soprannome: Stryder di Blackmoor è conosciuto come il Fabbricavedove, un cavaliere che non conosce rivale sul campo di battaglia. Fisicamente, è un tale glorioso esempio di uomo che non riesce a sfuggire a tutte quelle donne che cercano di indurlo al matrimonio. Quando va ai tornei, le donne si gettano letteralmente su di lui. Re Enrico II viene incantato dalle richieste dei nobili che egli ordina a Stryder di sposare le loro figlie. Stryder non prova interesse nel matrimonio o di essere gravato di una donna, ma Enrico è annoiato di avere a che fare con la questione. E allora, la regina (Eleonora d'Aquitania) escogita una trama per accoppiare Stryder con una nobildonna che Enrico ha necessità di vedere sposata, Rowena de Vitry.
Sembra una coppia impossibile. Stryder è un cavaliere. Rowena odia i cavalieri. E' una musicista e poetessa che scrive canzoni che descrivono cavalieri come terribili guerrafondai. Stryder odia i menestrelli. Ma quando sono costretti a passare del tempo insieme, le ragioni dei loro rispettivi pregiudizi scompaiono e cominciano ad essere attratti l'uno verso l'altra. Emergono dei problemi quando viene ucciso un altro cavaliere del torneo, e Stryder viene sospettato del crimine. Sembra che qualcuno miri alla morte dei membri della Confraternita. Ma chi? E perchè?
Il romance e le interazioni tra Stryder e Rowena sono la parte migliore del libro. La loro relazione si apre in un modo molto grazioso e, cosa più importante, credibile. La MacGregor fa un lavoro forte mostrando come il loro antagonismo iniziale svanisca lentamente. Ognuno di loro diventa gradualmente consapevole della persona vera dietro la concezione iniziale che hanno l'uno dell'altra quando apprendono di più dell'altro. Per due persone che credono di non poter essere più diverse, formano un collegamento e un profondo legame emotivo che si rivela giusto. Noi tutte abbiamo letto romance in cui l'unica ragione per credere che i personaggi sono innamorati è perchè l'autrice ce lo dice. In questo caso, l'autrice fornisce varie lunghe scene che hanno luogo tra Stryder e Rowena così che le lettrici possono vedere da sole che questi due sono due personaggi che vanno d'accordo. Stanno bene e l'intimità delle loro scene insieme è meritevole.
C'è una vera evoluzione nel loro rapporto che è molto gratificante. più la storia va avanti, più diventano piacevoli i personaggi. Il rifiuto di Rowena per Stryder si trasforma in una feroce protettività quando qualcuno si muove contro di lui. Il desiderio di Stryder di non sposarsi mai si trasforma in possessività e alla fine in determinazione a conquistarla. La trama della regina è così contorta nelle premesse che secondo me non funziona, ma il risultato finale e la scena finale sono davvero soddisfacenti. Per la maggior parte, la storia procede velocemente (più di un secondo). L'azione è vivace e regolare e la trama procede senza spazi lenti. Nei termini del mystery, l'autrice telegrafa alcune delle svolte con un po' troppa ovvietà. Lei non accenna alle rivelazioni tanto quanto le lascia cadere come incudine sulla testa delle lettrici. Lei rovescia varie rivelazioni in una volta prima che arrivino, cosa che le rende nocive per la suspense.
Sarebbe stato bello se fossero venute a sorpresa. Ma i momenti chiave emotivi si sviluppano da alcuni di questi rivolgimenti. Almeno sarei stata colpita abbastanza che avrei girato le pagine abbastanza velocemente da vedere come procedeva. La MacGregor rivela anche graziosamente strati inattesi su vari personaggi secondari che funzionano molto bene.
Comunque, il libro è in qualche caso difficile da cominciare all'inizio. L'eroe e uno dei suoi amici passano la maggior parte del primo capitolo a parlare della Confraternita. Il lettore conosce appena i personaggi di questa storia. E' un po' troppo presto per parlare di un gruppo che non viene mai visto in questo libro?
Alcuni fili della trama sono lasciati in sospeso, incluso uno che viene inserito in maniera inopportuna a metà libro. Presumibilmente verrà ripreso nel prossimo libro ma la strada viene abbandonata qui mentre la storia che procede in una direzione del tutto diversa, è stridente. A rendere la cosa peggiore, la storia finisce nel capitolo finale, poi la MacGregor aggiunge un epilogo su un personaggio minore che non ha funzione in questa storia e serve semplicemente come una scalata che conduce al prossimo. Mentre alcune lettrici potrebbero trovarlo un'illuminazione allettante per il prossimo libro, altri potrebbero trovare, come me, che è semplicemente noioso.
C'è anche una completa mancanza di descrizione e dettagli del periodo che rende la storia meno viva di quanto potrebbe essere. Leggere il libro è come guardare l'esibizione di attori che recitano su un palcoscenico bianco. I personaggi corrono principalmente dentro e fuori delle stanze del castello e varie tende sul campo del torneo, e non riuscivo ad immaginarmeli. Non sono neanche riuscita a capire in che anno fosse ambientato. Procede anonimo, sebbene l'identità di re e regina al tempo potrebbe aiutare alcune a definire meglio almeno il periodo.
La poetessa e il cavaliere è una storia divertente con vari difetti minori che la limitano. l'autrice passa troppo tempo con un occhio ad altre storie, ma anche queste distrazioni non riescono a distogliere dal forte romance al nucleo di questo lbro.
Leigh Thomas da http://www.likesbooks.com

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