domenica 29 marzo 2009

GRS565 GAIL RANSTROM: L'arte di sedurre



Londra, 1820
Accusata di aver assassinato una celebre cortigiana che le assomigliava come una goccia d'acqua, Dianthe Lovejoy è costretta a chiedere protezione al suo nemico giurato, Lord Geoffrey Morgan, che accetta di nasconderla in casa propria solo per saldare un debito che ha contratto al gioco con il cugino di lei. Quando il gentiluomo scopre che l'intraprendente fanciulla intende travestirsi da cortigiana e frequentare le bische più malfamate per smascherare il vero assassino, decide di fingersi suo amante per proteggerla, e con l'intenzizone di spaventarla e indurla a rinunciare al suo folle piano assume un'insegnante che la istruisca nell'arte della seduzione. Il progetto, tuttavia, gli si ritorce contro quando la sempre più affascinante Dianthe decide di sperimentare l'efficacia delle sue nuove conoscenze proprio su di lui.
GIUDIZIOI: 3 cuori.
Avrei voluto che L'arte di sedurre mi piacesse di più. C'è molta creatività nella trama, l'eroe è solido e la storia si muove ad un ritmo che cattura la lettrice. L'eroina comunque, ha poco senso comune e sfortunatamente, la premessa dei suoi tentativi di diventare un membro del demimonde senza perdere la sua verginità e reputazione è così assurdo, eclissa la luce della storia.
Dianthe Lovejoy viene scoperta vicino ad un cadavere e con del sangue sul vestito. Dichiara che si è imbattuta nel corpo dopo l'incidente. Ma quando il suo nome e il suo indirizzo vengono trovati su un foglio di carta nella borsetta della donna morta, viene accusata di assassinio. Dianthe, che abita presso amici mentre tutti i suoi famigliari sono fuori dal paese, fugge. La donna morta, Nell, è una cugina sconosciuta e Dianthe è determinata a trovare il suo assassinio.
Lord Geoffrey Morgan è un milionario fattosi da sè a cui è capitato di avere un titolo. Viene accettato dalla società solo grazie al suddetto titolo. E' un libertino e un agente della corona che è stato perseguitato da un mercante di schiave bianche di nome Diabul da cinque anni. Diverse donne sono morte o quasi morte e Geoff è deciso a trovarlo. Geoff la porterà in una delle sue molte case e spera che lei aspetti lì tranquillamente e in incognito fino a quando ritornano i suoi parenti. Geoff deve a uno di loro un favore e vede come un risarcimento.
Ma Dianthe ha altre idee. Chiede aiuto a una sarta e si traveste da Lizette Deauville, appena arrivata in Inghilterra dalla Francia. Va in un bordello e cerca di conoscere le "ragazze" così da avere informazioni su Nell. Morgan la trova lì e i due arrivano a una incerta tregua. Ognuno mantiene dei segreti, condividendo solo le informazioni che potrebbero essere pericolose per l'altro. Sono attratti, ma sanno che sono fuori dalla portata dell'altro. Dianthe in quanto sospetta assassina in libertà, non vuole macchiare la reputazione di Geoff. Geoff sa di non essere il tipo d'uomo con cui le signore della società come Dianthe dovrebbero essere associate; inoltre, non è interessato al matrimonio, solo a un breve periodo di alleanza.
Il racconto si muove basandosi sull'investigazione mentre si muovono verso un confronto con l'ignobile Diabul. Ci sono pochi uomini che potrebbero essere questo cattivo, ma diventa presto chiaro alla lettrice che così diventa più una questione di come lo riconosceranno. Questo avviene quando entra in gioco la mancanza di senso di Dianthe. Spesso di caccia in situazioni che sono ovviamente pericolose anche dopo essere stata avvertita di restarne fuori. E' fortunato ad essere viva e intatta grazie a salvezze dell'ultimo minuto. Dichiara indipendenza e di voler risolvere il mistero da sola, ma fa assegnamento su Geoff per fornirle un maestro di scherma che le insegni a difendersi e un "tutore" per avvicinarsi alle altre cortigiane.
Sebbene lo stile della Ranstrom è chiaro e la trama è creativa, ci sono buchi lampanti che è difficile non notare. Dianthe è stata una ragazza tenuta al sicuro per tutta la vita, e ancora, ricerca una noia totale nell'incontrare la malavita. Non è per nulla scioccata da tutte le cose che vede e sente. Si comporta un po' troppo da XX secolo per essere una signorina del periodo Regency. Si nasconde con relativa facilità dall'intero ton e da Bow Street, sebbene stia in giro quasi per tutto il tempo. Il suo travestimento è solo una parrucca e un po' di trucco. Questo sembra un po' fuoriluogo, soprattutto perchè attira l'attenzione su di sè come una cortigiana francese in cerca di un protettore.
Nonostante queste incongruenze, mi sono piaciute le battute tra Geoff e Dianthe e ho gradito il loro coraggio. Le azioni sono accelerate con violazioni di domicilio, confronti e un'audace scena di lotta. Per qualcosa un po' diversa, L'arte di sedurre ha più momenti buoni che cattivi.
Shirley Lyons
  • IL CONTE CERCA MOGLIE
  • IL DEMONE DELL'ALSAZIA
  • MADAME ZOE
  • LA DONNA DAI DUE VOLTI
  • L'ARTE DI SEDURRE
  • IL LIBERTINO INNAMORATO

giovedì 26 marzo 2009

GRS564 JOANNE ROCK: Il guerriero scozzese



Inghilterra, 1307
Dopo amare peripezie, la giovane e bella lady Rosalind rimane sola alla guida del castello di Beaumont, un austero maniero che per la sua posizione strategica al confine con la Scozia è oggetto di contesa tra il sovrano inglese e il re ribelle Robert Bruce. Fiera e indomita, la fanciulla è disposta a fare l'impossibile per difendere il feudo, ma tutti i suoi sforzi si arenano di fronte agli invasori capeggiati da Malcolm McNair. Pur costretta ad arrendersi, Rosalind non perde occasione per dimostrare al nuovo castellano tutto l'odio che prova per lui, arrivando addirittura a tentare di ucciderlo. Ma con il passare del tempo, tuttavia, scopre che a poco a poco i suoi sentimenti sono cambiati, e pur rendendosi conto che il massimo a cui può ambire, essendo inglese di nascita, è una pace armata, le tenere carezze di Malcolm la inducono a sperare in qualcosa di più.
GIUDIZIO: 3 cuori.
Questo racconto medievale ha un po' di tutto, Scozzesi che lottano contro inglesi, le necessità di vendetta, la necessità di fare cose giuste, tradimento e amore. E' uno storico solo perchè l'autrice getta qualche riferimento a re e lotte. Il guerriero scozzese è essenzialmente un racconto di un'ereditiera e del suo conquistatore scozzese. Ed è essenzialmente una lettura nella media.
Rosalind di Beaumont è la signora di un maniero perchè diversi anni prima la sua famiglia è stata uccisa in un incendio che si presume che sia stato appiccato dai razziatori di confine scozzesi. Il suo sangue inglese si desta e odierà per sempre gli Scozzesi. Un giovane scudiero che ha aspirazioni di matrimonio con Rosalind l'ha convinta a nascondere il fatto che lei sia l'unico membro della sua famiglia sopravvissuto. Loro e la gente del castello diffondono la storia che il fratello minore e vivo ed è nelle sue piene funzioni. Questo scudiero, Gregory Evandale, poi parte per raggiungere le forze del re, con la speranza di convincere il re di concedergli il permesso di sposare Rosalind. E' andato via da più di tre anni.
Ora che re Edoardo è morto, gli Scozzesi stanno cercando di guadagnare terreno. Un esercito sotto il comando di Malcolm McNair si presenta a Beaumont per reclamare il castello per Robert Bruce. Dopo una breve schermaglia tra Scozzesi e il castello guidato da Rosalind mascherata dal fratello gli Scozzesi vincono. Se Malcolm non avesse visto Rosalind maneggiare un arco, non sarebbe stato attirato dalla signora, o così si dice. Ma è attratto. Malcolm è un cavaliere esperto, che insieme ai fratelli, combatte per assicurare il ritorno di Bruce in Scozia. Spero di guadagnare il favore di Bruce, suo amico, che gli concederà il castello di Beaumont. Se avesse la ragazza, la considererebbe la ciliegina sulla torta.
Ma mentre volano scintille c'è calore tra Rosalind e Malcolm, c'è tradizione, fuoco, il bisogno di Rosalind di vendicare la famiglia, il bisogno di Malcolm di proteggere e le idee sbagliate che si frappongono tra di loro. Il racconto ruota attorno alla pretesa di Malcolm sul castello e alla lealtà dei servi verso Rosalind. Anche dopo il ritorno di Rosalind e Rosalind capisce che non è l'uomo che pensava fosse, non può perdonare Malcolm a causa delle azioni dei suoi connazionali.
Ci sono scintille tra questi due e la tensione sessuale e le interazioni sono calde. Le parole tra di loro sono a volte argute e aspre, altre esasperanti nella ripetitività di sempre i vecchi argomenti. L'azione è minima mentre la storia è guidata dai personaggi. Malcolm è un eroe forte che mescola forza e potere con gentilezza e logica. E' un guerriero ma ha un cuore e desideri di casa e terra. Rosalind è un po' meno ben definita. E' forte e indipendente. E' quasi troppo indipendente. E' lenta nel vedere la realtà e mantiene la propria ostinazione un po' troppo, quasi fino al punto di essere una bisbetica. Questo allunga il racconto, ma non aggiunge nulla al piacere.
Gregory è l'antitesi di Malcolm in ogni cosa e uno si chiede come mai Rosalind è così intelligente in alcune cose e così presa da lui da un'altra parte. Fortunatamente ritorno in sè prima che sia troppo tardi. Gli altri personaggi sono presenti ma aggiungono poca eleganza alla storia.
Quando tutto è detto e fatto, Il guerriero scozzese riguarda semplicemente il laird e la signora. Dopo un piacevole interludio, il loro racconto si riduce alla lussuria e al calore che lotta contro l'idea sbagliata e il passato. Purtroppo, questo non è abbastanza per un totale piacere.
Shirley Lyons

domenica 22 marzo 2009

RMORO45 SUSAN JOHNSON: Tabù




Il generale Andre Duras è un brillante stratega e un valoroso soldato. Attestato con le sue truppe nei pressi di Zurigo, la sua vita è inaspettatamente sconvolta dall'incontro con Theodora, contessa russa e moglie infelice del generale Korsakov, il temibile comandante zarista. Dopo il divampare della passione, tra Andre e Theo sboccia l'amore. Per proteggere il loro sentimento e trovare insieme la felicità saranno costretti a rischiare ogni cosa.

domenica 15 marzo 2009

GRS563 DEBRA COWAN: Desiderio proibito




Texas, 1884
Giunta da poco a Whirlwind per occuparsi del fratellino Andrew, un dodicenne irrequieto e ribelle che si diverte a metterla alla prova, Catherine Donnelly non vorrebbe distrazioni, ma quando alla sua porta bussa Jericho Blue, un affascinante tenente dei Ranger del Texas, proprio non può rifiutarsi di accoglierlo. Jericho infatti è stato gravemente ferito in un'imboscata e Catherine, da brava infermiera, si sente in obbligo di curarlo, forse anche perchè prova un'immediata attrazione per quell'uomo imponente e severo, che emana forza e sicurezza. Ma Jericho, arrivato fin lì seguendo le tracce dei fuorilegge che hanno ferito lui e ucciso il suo collega, sospetta di Andrew, ritenendolo complice dei criminali. E pur essendo attratto da Catherine, non può fare a meno di chiedersi se anche lei non sia in qualche modo implicata in quella losca faccenda.
SERIE WHIRLWIND
  • LA SECONDA MOGLIE
  • DESIDERIO PROIBITO

venerdì 13 marzo 2009

GAYLE WILSON: Il demone della vendetta






Madrid-Londra, 1813-1814
Dona Maria del Pilar si è ormai rassegnata a subire la crudeltà di Delgado, l'uomo che le ha tolto il padre, la dignità e tutto ciò che possedeva. Finché un giorno non ricompare nella sua vita Sebastian Sinclair. Lui, rampollo di un'aristocratica famiglia inglese nonché alto ufficiale dell'esercito di Sua Maestà, che ha sempre cercato di emulare l'esempio glorioso dei fratelli maggiori Dare e Ian, non sa più che cosa desiderare: l'onore, la vendetta o l'amore? Ma proprio quando il nostro eroe decide di rapire Pilar, e di convolare a nozze con lei, ecco ricomparire l'ombta demoniaca del perfido Delgado. Questa volta, però, sarà Pilar ad agire...
GIUDIZIO: 4 cuori.
Coloro di voi che amano un'avventura ben raccontata con personaggi interessanti e uno stile vivido, quasi cinematografico, troveranno Il demone della vendetta una buona lettura. Attenzione però, il romance è la parte minore della storia.
Sebastian Sinclair è un ufficiale al servizio di Wellington in Spagna nel 1813. Cercando di afferrare la possibilità di un raro bagno in un fiume vicino al loro campo, si ritrova minacciato dalla sua sessa spada da una giovane donna che vuole i suoi vestiti puliti. Non si scopre mai se Sebastian si potrebbe decidere o meno a separarsi da loro, poiché la sua battaglia di volontà con la bellissima ladra dal bel linguaggio viene interrotta da un gruppo di uomini che appaiono per nulla amichevoli. Chiaramente il loro capo conosce la donna e non guarda come se avesse buone intenzioni.
Sebbene in minoranza numerica, Sebastian è pronto a fare del suo meglio per proteggerla ma lei si offre in cambio della vita di Sebastian. Prima di partire, comunque, il suo rapitore ferisce la guancia di Sebastian con la sua spada.
Un anno dopo a Madrid, Sebastian ritrova la sua donna del mistero a un ballo e scopre che è Dona Maria del Pilar Mendoza y Arajuez e il cattivo che lo ha sfigurato è il colonnello Julien Delgado, il suo tutore e futuro fidanzato. Tragicamente, mentre Sebastian prova a scoprire come liberare Pilar da questo odioso bruto, il suo miglior amico viene ucciso da uno scagnozzo di Delgado in un tranello che in realtà era preparato per Sebastian.
Incerto su quale ruolo la ragazza possa aver giocato nella morte dell'amico, ma certo che lei offra la miglior opportunità di vendicarsi du Delgado sia per la sua faccia rovinata che per la morte del suo amico, Sebastian rapisce Pilar. Scopre che lo spietato Delgado le ha ucciso il padre allo scopo di aver accesso a Pilar, al titolo e alle proprietà della famiglia. Scopre anche che Delgado la controlla brutalmente punendo i suoi servi quando è arrabbiato con lei. Sebastian offre immediatamente a Pilar la protezione sua e della sua famiglia.
E' complesso, interessante, in qualche modo oscuro come sempre una storia divertente che è molto difficile riassumere - penso di aver rivelato sia troppo che non abbastanza. L'ho gradito e penso di raccomandarlo con tutto il cuore.
Comunque non c'è molto romance. Sebastian e Pilar sono molto impegnati. Troppo impegnati, apparentemente, per rivelare troppo sui sentimenti che potrebbero sviluppare tranne qualche fitta di attrazione. Infatti, nel corso del libro mi sono ritrovata a pensare che era meglio che quei due si innamorassero presto perchè stava finendo il tempo. Poi giravo letteralmente la pagina per trovare Pilar a pensare, senza alcuna fanfara, che si stava innamorando di Sebastian.
Ora, certamente io speravo che si innamorassero. Lei è coraggiosa e sensibile oltre che bella. Lui è galante, intelligente e onorevole. Sapevo che erano fisicamente consapevoli dell'altro, sebbene viene trattato molto sottilmente (non è qualcosa di cui mi lamento, intendetemi). Stanno molto insieme, e il percorso che prende le loro tribolazioni è virtualmente garantito che dia loro un fascino enorme l'uno per l'altra.
Ma, come sempre quando leggo un libro che dice "romance" sul dorso, speravo di essere a conoscenza di una crescente consapevolezza e le loro emozioni e anche lotte quando si innamorano. Invece, mi sentivo come se mi fosse stato annunciato come un fait accompli e poi tutto è stato riordinato quasi alla fine del libro come una sorta di finale tra parentesi della storia.
La Wilson è una scrittrice avvincente, come ha provato sempre, e un'autrice di romance dal grande talento. Certamente, La grande occasione che è la storia di Ian, il fratello di Sebastian, ha un romace estremamente soddisfacente. Egoisticamente, avendo apprezzato sia i suoi romance storici che contemporanei, in passato, incrocio le dita che l'attenzione limitata data alla relazione romantica in questo libro riflette semplicemente le domande di questa storia in particolare, e non è l'inizio di un cambiamento di direzione per quest'autrice.
Judi Mckee

SERIE FRATELLI SINCLAIR

  • PECCATO SENZA COLPA
  • LA GRANDE OCCASIONE
  • IL DEMONE DELLA VENDETTA

domenica 8 marzo 2009

DAWN THOMPSON: La sposa di Ravencliff


Cornovaglia, 1815. Quando la giovane Sara giunge nell'isolato castello in cima alla scogliera che sarà la sua dimora definitiva, non riesce a credere ai propri occhi: suo marito è bello, affascinante, gentile, ricco... praticamente perfetto! Un uomo del genere non ha certo difficoltà a trovare qualsiasi moglie desideri. Eppure Nicholas, lo splendido barone di Walraven, ha scelto per procura una sposa povera, orfana e decisamente in disgrazia, dato che l'ha fatto praticamente fatta prelevare dalla prigione in cui era stata rinchiusa per i debiti del padre. Così, mentre pian piano si innamora sempre di più dell'uomo che il destino le ha assegnato in sorte, Sara non può fare a meno di tormentarsi con un grande, inquientante interrogativo: quale strana maledizione si è abbattuta su Nicholas e che oscuro segreto nasconde? Forse è stata solo una sorte avversa a condurla fino a quel sinistro maniero, ma Sara ormai sa che, nel bene e nel male, la sua vita e il suo cuore sono indissolubilmente legati al misterioso ed enigmatico signore di Walraven...
2005
ROMANCE DI MUTANTE (INGHILTERRA REGENCY)
GIUDIZIO: C-
SENSUALITA': warm (caldo).
Non avevo mai letto un romance di mutante prima. In generale non è qualcosa che mi affascini, ma sono stata attratta dal sentimento gotico di questo libro. si completa con una vecchia, sinistra casa, un signore scuro e misterioso, e servi che sembrano quasi scoiattoli. Effettivamente, è questoche mi è piaciuto all'inizio. Ma nel corso del libro diventa un po' schiacciante, l'azione rallentava e mi annoiavo.
Sara è stata salvata dalla prigione per debito da un uomo misterioso che non aveva mai incontrato. Si sono sposati per procura - perchè lui non può lasciare la sua casa - e poi Sara va in Cornovaglia per essere sua moglie. Quando Sara incontra Nicholas, barone di Walraven, lei si chiede perchè sulla terra lui abbia dovuto andare così lontano per trovare una moglie. Lui è ricco e bello, e sicuramente avrebbe potuto scegliere fra le donnedel luogo. La ragione che lui dà per il matrimonio è che è stanca di essere assillato di andare a Londra. Lui vuole vivere per i fatti propri senza la costante distrazione di inviti sociali. La sua prima sera a Ravencliff Castle, Sara apprende i suoi Doveri. Deve stare nelle sue stanze e non girovagare senza un accompagnatore, e non può andare al terzo piano della casa. Oh, non faranno sesso, perchè non è proprio "possibile". A questo punto, ero veramente immersa nell'atmosfera cupa, sebbene fossi un po' delusa che Nicholas non avesse detto a Sara che non potesse andare nell'ala Ovest (come in La Bella e la Bestia).
Naturalmente, Sara contravviene immediatamente a tutte le regole di Nicholas. Lei si aggira di notte e cade in un buco ben nascosto (viene salvata 36 ore dopo). Fa anche amicizia con lo strano cane di Nicholas, Nero. Nero è simile a un lupo, e ha quasi le qualità umane di rispetto e lealtà. Nicholas le dice di non affezionarsi troppo a Nero, poiché potrebbe lasciarli presto. Nero è - certo - Nicholas. Ma Nicholas spera di poter essere curato e ha invitato il dr Beeden, che si è specializzato in lupi mannari e in mutazioni, a venire a visitarlo. Sara non conosce i particolari, lei sa solo che sta per arrivare un ospite. Nicholas le assegna di occuparsi del menu, un compito che abbraccia con entusiasmo.
Arriva il dr Beedon, con il dipendente di Nicholas, Alex. Nicholas ha appena il tempo di parlargli con il dottore prima che scoppi la tragedia. Alex si ubriaca e prova a violentare Sara. Nero arriva a salvarla e morde Alex - rendendo anche lui un lupo mannaro. Questo è il punto in cui il libro secondo me acquista una svolta comica. Lupo Alex e Nero iniziano a marcare il loro territorio nella stanza da letto di Sara e si impegnano letteralmente in una gara di piscio. Non so se questo è di rigore per i romance su lupi mannari, ma mi ha colpito come troppo divertente. Sara è molto confusa, poiché i due lupi sembrano uguali. Lei pensa che siano uno e non riesce a capire perchè lui è suscettibile e brusco a volte e altre assomiglia al suo vecchio se stesso. L'azione culmina quando Sara vede Nero trasformarsi di nuovo in Nicholas. Ora, finalmente il segreto viene scoperto, e ha bisogno di decidere cosa fare. Anche così, il lupo Alex continua a percorrere il luogo e nessuno di loro sarà salvo finchè non verrà catturato.
Ho gradito il mistero di questo libro fino a un punto. Io pensavo a Nicholas come un idiota scuro, che rimugina provvisto di qualcosa di buono, divertente. Il libro è anche pieno zeppo di prosa porpora, che ho gradito in un certo modo di piacere proibito. Gli occhi di Nicholas sono sempre socchiusi e le descrizioni di lui nei suoi pantaloni "impossibilmente stretti" sono costanti. Ci sono anche frequenti riferimenti al suo profumo, e a quello di Nero. Hanno lo stesso profumo, in realtà, ma Sara è un po' dura di comprendonio e non sembra capace di capire. Nicholas ha anche la capacità di trasformarsi quando è eccitato, che è fonte di divertimento - ma fornisce un po' di tensione sessuale credibile.
Sfortunatamente, il libro si impantana nei dettagli. Prima di tutto, Sara si irrita contro i compiti di Nicholas, ma volta dopo volta lei prova necessità per loro. Si trova quasi costantemente in pericolo, sia annegando, chiudendosi in un qualche buco, o facendosi attaccare da un lupo cattivo. A un certo punto, Nicholas riflette, "Forse avrei dovuto dirle di fare le cose che non volevo facesse. Forse poi avremmo avuto ordine invece di caos" Io non posso evitare di pensare che avrebbe guadagnato un punto. Ma il problema è, qui veramente non è troppo per Sara fare altro che mettersi nei guai. Sembra passare ore a preparare menu, ma veramente prende tanto a lungo per decidere cosa mangiare? Nicholas non combina uscite o picnic, e Sara non ha nessuno con cui parlare, così rende credibile che sia annoiata.
Da metà libro, ero molto annoiata anche io. Il divertimento del mistero era finito, e i personaggi sembravano tentennanti. Tutti sembrano vivamente interessati a catturare il lupo Alex, ma direi che nessuno di loro fa nulla. Nicholas, il dr Beeden, e il fidato valletto Mills (che conosce il segreto di Nicholas) parlano molto della necessità di catturare Alex, ma ad aggirarsi vagamente per il grande castello con pistole, non fanno altro. Alla fine scoprono che i servi hanno nutrito Alex in cucina, pensando che fosse Nero. Nicholas ordina loro di smetterla, e continua a cercare Alex. Hey, Sherlock! Quanto lo hai aspettato in cucina con la tua grossa pistola? Non troppo fortunato. Nicholas comincia a sorvegliare, qualunque cosa significhi.
Verso la fine io immaginavo queste persone tutte più che stupide, ed ero più o meno stanca di sentirli. Il brivido del mistero era scomparso. Io immaginavo che la maggior parte delle lettrici avrebbero avuto la stessa reazione. Anche se vi piacciono i libri di lupi mannari o libri con un senso sinistro, gotico, questo dura un po' poco.
Blythe Barnhill

domenica 1 marzo 2009

GRS 562 RUTH AXTELL MORREN: Il lungo inverno


Inghilterra, 1817
Astro nascente del Parlamento Inglese, Simon Aguilar ha bisogno di una donna affidabile che si prenda cura di sua figlia Rebecca, gravemente malata. E in Althea Breton trova una persona a dir poco fantastica: bella e affascinante, lei proviene da una famiglia nobile e agiata, eppure ha rinunciato ad ogni privilegio per dedicarsi ai malati e ai bisognosi. Nonostante l'istintiva diffidenza che prova nei confronti di quel giovane ebreo che si è convertito al cristianesimo soltanto per agevolare la propria carriera, Althea accetta di occuparsi della piccina, con la quale ben presto sviluppa un profondo rapporto affettivo. la convivenza rivela un Simon molto diverso da quello pubblico, un padre affettuoso e devoto, una persona sensibile e di profonda onestà intellettuale, che ben presto la conquista. Solo lo scetticismo che lui ostent nei confronti della religione li divide...
2003
ROMANCE ISPIRATORE (INGHILTERRA REGENCY)
GIUDIZIO: C-
SENSUALITA': kisses.
Con il suo racconto di debutto, Ruth Axtell Morren affronta un soggetto difficile e spesso controverso! La conversione di un non cristiano. In questa storia, la giovane metodista Althea Breton va a lavorare come infermiera a casa di Simon Aguilar. Simon, un vedovo, è un giovane membro della Camera dei Comuni e un membro solo di nome della Chiesa inglese - egli è, in effetti, un Ebreo sefardita diventato altro.
La figlia di Simon, Rebecca, è invalida e ha bisogno di un'abile infermiera che si prenda cura di lei. Althea, la sorellastra di un amico di Simon viene raccomandata per il lavoro. Convertita al metodismo - un movimento che in quel periodo era molto più radicale di oggi - decide di lasciare la sua famiglia per vivere e lavorare nel povero East End di Londra, e come elemento della sua vocazione impara a fare l'infermiera. Da donna istruita, può anche educare Rebecca con lezioni di base.
All'inizio Althea e Simon hanno poca fiducia reciproca. Althea deve superare i suoi pregiudizi sugli Ebrei e imparare a trattare con l'ateismo del suo datore di lavoro e i modi di fare apparentemente freddi. Simon, da parte sua, è alternativamente annoiato e intimidito dalla sicura fede di Althea in Dio ed è tormentato internamente dai sentimeni che inizia a provare per lei. In cima a tutto, è consapevole dell'antisemitismo e teme che Althea possa avere pregiudizi, come molti Europei del tempo. Comunque, quando Simon e Althea passano più tempo insieme, ciascuno dei due inizia a rispettare e gradualmente ad innamorarsi dell'altro, nonostante i loro timori e contrasti sulla religione. Quando ciascuno impara a guardare l'altro con mente aperta e cuore, inizia a svilupparsi una relazione forte.
La trama intrigante, la politica del tempo, e il differente retroscena culturale dei due protagonisti avrebbero potuto dare all'autrice diverso materiale promettente con cui lavorare. Comunque questa storia resta ad un livello deludentemente superficiale. Sebbene si accenna a una grande agitazione interna, alla lettrice viene spesso raccontato più che mostrato quello che accade nei cuori dei personaggi. Per esempio, all'inizio della storia, la lettrice capisce le convinzioni di Althea relative agli Ebrei. Comunque dalla fine del primo capitolo improvvisamente viene "guarita" da tutti i suoi pregiudizi. Questo sviluppo avviene in maniera talmente semplicistica che è duro da accettare per la lettrice.
In più, la storia si concentra sulla conversione della famiglia di Simon e in genere sulla vita religiosa dei personaggi. Sebbene questa poteva essere una trama positiva, l'autrice mette troppe prediche in bocca ai suoi personaggi - in particolare di Althea - e lo fa in maniera così goffa che interrompe il corso narrativo. Anche se inizialmente mi piacevano i personaggi - il tono non necessario da preghiera mi ha fatto perdere interesse come tutto sembra essere piuttosto semplicistico e "troppo buono per essere vero". Il lavoro di Althea, Rebecca, parla spesso come un adulto in miniatura e, sebbene questo permette all'autrice di inserire diversi punti religiosi nel dialogo, rende allo stesso tempo Rebecca un personaggio piuttosto poco credibile.
La Morren inserisce molto retroscena storico nella storia che manca in molti storici del periodo Regency, e ovviamente ha fatto ricerche sul dibattito politico del tempo, come delle condizioni di vita della Londra e della cultura sefardita in Inghilterra. Questo porta alla storia una certa ricchezza, che è sfortunatamente più che neutralizzata dalle caratterizzazioni semplicistiche e la mano pesante che accompagna il tema ispirativo. Per quanto riguarda il tema della conversione alla base del libro, questa recensione non è la sede appropriata per la discussione.
Lynn Spencer