domenica 30 marzo 2008

474 CHRISTINA DODD: Il principe dei sogni



"CHRISTINA SA CREARE PERSONAGGI MEMORABILI, PIENI DI SENSUALITA'" (Jill Marie Landis)
La principessa Laurentia del fiorente regno di Bertinierre deve scegliersi un marito, ma nessuno dei tanti pretendenti la convince. Fino a quando non incontra Dominic di Sereminia, mercenario fuggito dal suo paese dopo aver capeggiato un'insurrezione, che lo salva da un rapimento. Laurentia sa di doverne diffidare, prevenuta com'è nei confronti degli uomini, ma...
1999
ROMANCE STORICO EUROPEO
GIUDIZIO: C+
SENSUALITA': hot (bollente).
Lettrici dei romance di Christina Dodd potrete riconoscere l'eroe di Someday My Prince in Dominic di Baminia, il cattivo fratello bastardo di Il principe dei sogni. Sulla scia della sua fallita ribellione, Dom ha guidato la sua banda di soldato mercenari in uno sfortunato tentativo dopo l'altro finché solamente lui e la sua vecchia amica Brat sono rimasti in vita. Quando inizia la nostra storia, Brat, sua figlie e Dom sono poveri. Dom si fa assumere come spia per minare la sicurezza di un piccolo, prosperoso regno in cambio della ricchezza che assicurerà il futuro alla sua piccola famiglia per sempre. Per fare ciò, deve sedurre e tradire la principessa Laurentia, che custodisce il segreto della prosperità del proprio paese.
Non avendo letto The Runaway Princess posso solamente dedurre che la trasformazione subita da Dom negli anni di avventure da mercenario è veramente profonda. Mentre Dom non è certo diventato sensibile, un poeta dell'anima, la sua aggressività, dominando la sicurezza di sè, non è mai tinta del più leggero accenno di crudeltà o debole gelosia che spesso motiva il comportamento crudele. Forse Dom è stato affilato più sottile di ciò che lui era un tempo per il duro scoglio dell'esperienza. In ogni caso, dal momento in cui arriva al castello della principessa Laurentia gli accresce anche la coscienza di essere veramente dispiaciuto per quello che si è impegnato a compiere.
La trama di Il principe dei sogni ruota intorno alla richiesta di lealtà. La lealtà di Laurentia al suo paese e a suo padre è sempre al primo posto nella sua mente. La lealtà di Dom a Brat, a sua figlia e al suo giuramento, lo spinge a portare a compimento il suo incarico, incurante del suo nascente sentimento per Laurentia. Nel mondo che la Dodd crea per la sua principessa e per il principe bastardo, l'avida politica fra i paesi rende la lealtà così mutevole e incerta, che quando Laurentia trova in Dom un riflesso della sua fermezza, non può resistere a lungo all'attrazione che sente per lui. Sfortunatamente, quello che non riconosce è che la lealtà di Dom, mentre la contrasta per la forza di volontà, è stata impegnata altrove.
La lealtà è una costruzione persuasiva attorno alla quale creare una storia che centri poteri opposti, re e principe. I problemi giungono all'intrigo derivante. Laurentia possiede il segreto della prosperità del regno; perciò, Laurentia è sempre a rischio di essere catturata o tradita da agenti di regni nemici. Per proteggerla, il re ingaggia Dom (convenientemente) come guardia del corpo personale di Laurentia nonostante il fatto che il re non sappia nulla di Dom, infatti non l'ha mai incontrato prima del giorno in cui affida Laurentia alle sue cure. Dopo l'arrivo di Dom, un rapitore ridicolmente inefficace la cui idea di buon piano deriva dalla scuola di rapiemento "gettarla sulle spalle e correre come all'inferno" prende di mira Laurentia. Di certo, dal momento che Laurentia vive in un castello ed è circondata sempre da gente, non si presentano per il rapitore molte buone opportunità di andare via con lei. Per aggiungere un ulteriore strato di suspense, alcune persone non identificate aspettano dietro le quinte per tradire la principessa. Questo, penso, ritengo che sia la sorprendente svolta del finale, ma poiché avevo indovinato l'identità di questa persona quasi subito, il finale non ha successo. E finalmente, quando il segreto della prosperità del regno è rivelato, nulla sembra realmente dipendere da esso. dopo tutto.
Nonostante i problemi generali della trama, la Dodd ha creato una potente vulnerabilità in Dom che la sua forte e onorevole principessa è abile a riconoscere e a venirgli incontro. Il dialogo è credibile e l'azione ben sviluppata mi spingeva a voltare pagina, anche se non ero del tutto sorpresa di quello che leggevo dopo. Trovo Il principe dei sogni una poacevole fuga in un racconto da regno delle fate, ma come il racconto fatato cerca di divertire, ne consegue uno scritto prevedibile. Quando Laurentia e Dom raggiungono la loro felicità eterna, ero contenta di chiudere il libro e lasciarli.
Erin Sullivan
- Regina di cuori
- Il principe dei sogni

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