martedì 11 marzo 2008

401 AMANDA QUICK Gli anelli proibiti



A Leo erano bastati cinque minuti per rendersi conto che Beatrice era un vero antidoto contro la noia. Per questo aveva insistito per accompagnarla alla ricerca degli Anelli di Afrodite. Inoltre, la missione poteva essere pericolosa, e quella ragazza aveva bisogno di essere seguita molto, molto da vicino.


BEATRICE SOGNAVA EROI PER I SUOI ROMANZI, MA QUESTA VOLTA NE AVEVA INCONTRATO UNO IN CARNE E OSSA...


1999


ROMANZO STORICO EUROPEO


GIUDIZIO: B-


SENSUALITA': subtle (sottile)


Quando prendo un libro di Amanda Quick, mi aspetto di non dovermi preoccupare di un "grande fraintendimento", mi aspetto di trovare una serie di interazioni di qualità fra l'eroe e l'eroina, e mi aspetto una lettura piacevole. In Gli anelli proibiti, vi è tutto il suddetto, ma deliziosamente vi sono alcune svolte inattese che faranno sembrare questo particolare libro della Quick unico.
Beatrice è una donna che ha dovuto cercare la propria strada nel mondo, dopo aver perso il marito in circostanze ambigue. In quanto vedova, lei ha di certo avuto esperienze - credo per la prima volta per la Quick. In questo libro non c'è la solita scena di "presa della vergine" e io, per una volta non me la sono persa. Per aiutarsi, Beatrice scrive con successo romanzi "orridi" sotto uno pseudonimo. Questi libri sono una passione in Inghilterra, così il futuro economico di Beatrice è sicuro. Lei sta cercando anche di aiutare la cugina, Arabella, a risolvere il caso dell'assassinio dello zio. Lo zio Reggie aveva ricevuto da poco una sorprendente eredità, e voleva dare ad Arabella una Stagione e una dote per assicurarle il futuro.
Invece, lo zio Reggie ha investito in un pezzo di antiquariato conosciuto come gli Anelli di Afrodite. Dal momento che si pensa che questi anelli conducano al tesoro, Reggie non è l'unico dietro gli anelli, e si fa uccidere. Quando Beatrice viene a sapere degli anelli, pensa che la sala cosa che possa fare sia prenderli; così risolverebbe l'assassinio dello zio, e assicurerebbe il futuro di Aarabella. Qui è dove si inserisce l'eroe.
Leo, conosciuto anche come il "Monaco di Monkrest" è uno specialista in leggende antiche e si autodefinisce un nemico dei racconti "orridi". E' vedovo e padre di due ragazzi. Quando Beatrice arriva alla sua porta, finisce per decidere che la deve aiutare, credendo che altrimenti finirà per farsi ammazzare. La coppia, dopo aver superato un tentativo di rapimento, trova alcuni corpi morti e facendosi quasi ammazzare uno o due volte, finisce (naturalmente) per risolvere l'omicidio e trovare gli Anelli.
Mi sono piaciuti sia l'eroe che l'eroina. La loro sfera è un po' diversa dai soliti personaggi della Quick. Sono entrambi più grandi, e Leo ha una famiglia - la maggior parte degli eroi della Quick è il tipo "Leone solitario" finché non incontra la sua eroina. Beatrice mi ricorda un po' Amelia Peabody (una investigatrice di mystery creata da Elizabeth Peters) in quanto si considera pari a chiunque altro e non esita mai a esprimersi. Tende anche al drammatico nello stile. Ho apprezzato che non ci sono affermazioni di questo tipo dalla Quick in alcuni dei suoi pseudonimi. Ho gradito anche il cambio nella società, almeno parziale. Beatrice è un membro del ton inferiore, così non sentiamo di Almack's e simili.
Vi sono alcune cose che non ho gradito. La mancanza di sesso, per esempio. Due volte in alcuni recenti libri di Jayne Ann Krentz è diventato un luogo comune, e io per una volta, non sono troppo contenta di questo. I personaggi secondari non sono ben sviluppati come in altri libri (mi viene in mente Batticuore) e non c'è molto umorismo, e ancora il soggetto è un po' più serio. Amanda Quick conosce la sua storia. Questo non è un periodo idilliaco, e mette in luce alcuni degli aspetti più trascurati della vita nell'Inghilterra della Reggenza senza focalizzarli troppo (questo è, dopo tutto, un romance). Gli anelli proibiti, sebbene non sia il migliore, vale la pena leggerlo.


Rebecca Ekmark




Gli anelli proibiti è meglio di quanto mi aspettassi - non è un ridimensionare Jayne Ann Krentz, che scrive romanzi storici sotto lo pseudonimo di Amanda Quick. Dopo aver letto dieci romanzi della Quick e un'altra mezza dozzina di Jayne Ann Krentz, posso dire quando è alla sua altezza e quando no. Qui è alla sua altezza, ma lei ha cambiato a ruolo in qualche modo. Voglio giocare a suo modo questa volta perchè lei lo ha reso divertente, ma se cambia ruolo troppe volte, semplicemente qualche volta non giocheranno lo stesso ruolo.
L'attenzione qui è sul mystery, ma per me il mystery fornisce semplicemente un motivo ai nostri amanti per stare insieme per quasi tutta la durata del libro. Con l'abilità di questa autrice a scrivere azioni reciproche per eroi ed eroine che risplendono di divertimento e buonumore sono allo stesso tempo amorevoli e premurosi, questo affiatamento è una cosa buona, una cosa molto buona. Sebbene le scene d'amore siano molto scarse, ogni bacio e carezza era per me meraviglioso. Sebbene l'autrice abbia scaldato il mio sangue, mi sono sentita truffata dalla brevità e scarsezza dei momenti intimi in confronto alle lussuriose scene d'amore che è solita scrivere. E, sebbene il mystery porti queste due persone insieme e li tenga insieme, trovo che dal momento in cui hanno risolto il mystery, il mio interesse è quasi passato del tutto.
Sappiamo che entrambi i personaggi principali hanno un matrimonio alle spalle che era, in definitiva, triste. Il loro fallimento in amore li ha portati a credere che non hanno nessuna possibilità davanti a loro di un amore romantico.
I lettori di romance sono abituati a maggiori discussioni tra i personaggi sul loro passato, sui loro problemi, e sono abituati anche a più dialoghi interiori. La Quick vi si trova una volta e va avanti con esso; sia Beatrice Poole che Leo Drake vivono semplicemente secondo quanto è successo nel loro passato. Lo studio dei personaggi è qui - è instabile, e visto attraverso le azioni piuttosto che le discussioni.
Gli anelli proibiti è ambientato nel periodo Regency e usa molti temi che abbiamo visto in precedenza nei romanzi di Amanda Quick. C'è colei che sembra essere l'eroina - in questo caso, Beatrice Poole, una vedova autrice che scrive racconti gotici sotto falso nome. Ella salva anche giovani donne della aprostituzione insegnando loro il francese e affidandole come domestiche francesi al ton poco divertente e snob. C'è l'eroe con una reputazione Leo Drake, conte di Monkrest, alias il Monaco che è un'autorità su misteriose antichità. Quando non è isolato nella sua tenuta di campagna, lui e il suo cane lupo disperdono i ladri per sport. C'è la discussione dell'unione metafisica e dell'immediata attrazione fra le due forti personalità che non si adattano del tutto alla Società. L'autrice include anche un riferimento a Zamaria, una civiltà perduta dei precedenti libri, per far conoscere di più al lettore quello per cui molti l'hanno criticata in passato, che ricicli dai suoi stessi lavori. Mi sono trovata coinvolta dai riferimenti. Ho trovato anche la contorta logica di Beatrice sulla necessità di proteggere la sua reputazione non per se stessa ma come autrice di racconti di "inverosimili oscure passioni" intriganti in quanto dice sulla Società del tempo.
Beatrice Poole ha bisogno di scoprire i Perduti Anelli di Afrodite per finanziare la dote della cugina. Lo zio Reggie, che è morto in un bordello chiamato La Casa del Bastone, aveva detto prima della morte di possedere questo tesoro leggendario. Sebbene Beatrice abbia scoperto che è stato avvelenato, non ha trovato il tesoro. Sicuramente il noto studioso di antichità potrà spiegare la storia del tesoro e indirizzarla nella giusta direzione. Quando Beatrice spinge la sua strada verso la tenuta di campagna di lui praticamente nel cuore della notte, il Monaco è intrigato. E' intrigato dalla sua bellezza, intelligenza e logica più di quanto ammetta; ma dopo averle dato le informazioni che cerca, trova un modo per averla intorno così che non voglia iniziare una ricerca di lui. Lei pensa che lui vada solo dietro al tesoro quando lui ha già iniziato a scoprire che lei è un tesoro nel suo diritto.
Sebbene gli indecenti abitanti e i personaggi loschi che incontrano nel corso delle loro ricerche siano divertenti, diventa vecchio prima che lo abbiano. Un po' meno mystery e un po' più di amore avrebbe animato le cose, ma non sono d'accordo con coloro che dicono che questo non è un romance. Amore e dedizione possono essere mostrati in altro modo da parole dolci e carezze di seta - non che vi sia nulla di sbagliato in questo.
Laurie Likes Books
da "All About Romance"

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