domenica 16 marzo 2008

426 TANYA ANNE CROSBY Un uomo perfetto




Mary e Sarah, due giovani cugine newyorkesi, avevano giurato che mai si sarebbero sposate. Mary però ha infranto il giuramento scegliendo come marito il misterioso Peter. Quando Sarah apprende la morte della cugina in un incendio, non può che sospettare dell'uomo e giurare di vendicarlo. Con uno stratagemma si introduce in casa di Peter dove una terribile verità l'attende.
GIUDIZIO: 3 cuori.
Tanya Anne Crosby ha abbandonato la Scozia e ha ambientato il suo ultimo romanzo in una New York vittoriana. Un uomo perfetto è una storia interessante con una premessa interessante, che si aggira fra il 3 e il 4 nella mia mente. Ma ci sono un paio di punti deboli, per me almeno, che lo rendono un romance accettabile ma che non mi sento di raccomandare senza riserve.
Innanzitutto la trama: Sarah Woodward e la cugina Mary erano unite come sorelle e quando avevano 17 anni ed erano sciocche, avevano fatto il patto di non sposarsi. Quando Mary incontra e si innamora di Peter, Sarah si sente tradita e rifiuta di tornare da Parigi per il matrimonio. Infatti, lei e la cugina diventano estranee. Poi, la cugina viene uccisa in un attacco che lascia il figlioletto cieco. Il sospetto cade sul marito ma questi sembra avere un alibi. Ma il giallo ha una giornata campale quando i diari di Mary rivelano che lei era una moglie molto infelice.
Ora sono passati sei anni e Sarah rimugina ancora sulla morte della cugina, ancora si augura di indagare sulle circostanze, si augura ancora di determinare se Peter è davvero il colpevole. Quando legge un avviso di richiesta di un insegnante per il piccolo Christopher, decide di rivolgersi. Decide pure di fingere di essere cieca, per avere maggiore credibilità per il posto. Il fatto che si è interessata alla cecità dall'incidente di Christopher le dà anche la conoscenza per raggiungere una qualche verosimiglianza. Ma la sua amica Mellie, che infatti ha una maggiore conoscenza dell'insegnamento per ciechi, accetta di accompagnarla nella sua ricerca.
Questa è una premessa interessante e la Crosby crea in Christopher un bambino che è vivace ma handicappato, e che ha bisogno dell'amore che Sarah può dargli e dell'istuzione in braille che gli fornisce. Ma il pericolo si cela nella casa degli Holland e le minacce al benessere di sarah iniziano quando risulta che Peter è preso dalla giovane insegnante.
Credo che il problema maggiore che ho avuto con il libro avesse a che fare con la relazione fra l'eroe e l'eroina. Posso accettare l'immediata attrazione di Peter per la giovane insegnante: è graziosa, vivace, allegra e porta luce in una casa oscura. Ho avuto più problemi ad accettare la stessa immediata attrazione di Sarah per un uomo che sa che ha reso infelice la cugina e pensa possa essere il responsabile della sua morte. Inevitabilmente preferisco relazioni che si sviluppino piuttosto che sboccino con una tale repentinità e trovo le risposte di sarah inspegabili.
Il mio secondo dubbio è centrato sull'identità del cattivo. So che questo è un romance e non un mystery, ma ho capito chi era l'assassino circa due secondi dopo che questi era stato presentato. Mi sarebbe piaciuta una maggiore suspense.
A parte questi due avvisi, Un uomo perfetto è un romance storico perfettamente accettabile.
Jean Mason

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