
"L'UMORISMO, LA CALDA SENSUALITA' E LA LUCE DELL'AMORE SPLENDONO IN OGNI PAGINA DI QUESTO AVVINCENTE ROMANZO" (Romantic Times)
Joya Penn era cresciuta lontano dall'Inghilterra, in un'isola al largo dell'Africa. Figlia di un cacciatore di orchidee, era l'unica bianca che viveva fra le tribù indigene e i loro affascinanti rituali. Era felice, ma anche tormentato dalla sensazione che le mancasse qualcosa. Finché un giorno, sulle tracce del padre e dei bellissimi fiori esotici, arriva Trevor la porta con sè a Londra, ma sarà difficile per Joya vivere lontano dalla natura...
2000
ROMANCE STORICO (AFRICA-INGHILTERRA, 1850)
GIUDIZIO: C+
SENSUALITA': warm (caldo).
Ho sempre detto che un buon scrittore può portare a buon fine tutto; ma alcune trame sono più dure da ruotare di altre. Una delle più dure è la storia del "figlio selvaggio" dove uno dei due protagonisti è stato allevato in una cultura "primitiva". Questo è doppio quando il paese d'origine è immaginario. Tutti quei "saggi detti" primitivi e riferimenti religiosi ("Kibante, lo spirito della montagna") possono portarti fuori dalla storia verso momenti inappropriati. Questo è quello che mi è accaduto con Fiore selvaggio, un libro che parla di una ragazza cresciuta fra i nativi di un'isola piena di orchidee esotiche.
Fiore selvaggio inizia con l'arrivo dell'eroe, Trevor Mandeville, a Matarenga, Trevor è venuto nell'isola al largo della costa africana per trovare il famoso Cacciatore di Orchidee, Dustin Penn, nella speranza di potervi lavorare insieme. Trevor è presto distratto, comunque, dalla graziosa figlia di Penn, Joya. Lei è l'immagine della sorellastra Janelle. Non passa molto prima che Dustin ammetta che le due sono sorelle gemelle identiche. Joya è stata rapita da piccola e cresciuta da Penn e dalla moglie. Spiegare di più su questo sarebbe un peccato. Joya vuole disperatamente lasciare l'isola. Lei e il padre sono lì gli unici bianchi e gli uomini nativi non hanno interesse per lei. Joya teme che se rimarrà non si sposerà mai nè avrà una famiglia. Sta iniziando a essere attratta da Trevor. Trevor, e Janelle (che è arrivata da Zanzibar) chiedono a Joya di tornare a Londra con loro. Dustin, non avendo fiducia in Trevor, gli fa promettere che non toccherà Joya.
Presto i tre sono a Londra e Joya con riluttanza impara i punti più importanti per essere una signora inglese. Trevor lotta disperatamente contro l'attrazione per lei, una donna che assomiglia alla sorella.
Vi sono poche cose che mi hanno veramente infastidito nella prima parte del libro. La prima è l'espediente di Joya sorella gemella di Janelle, sorellastra di Trevor. Janelle e Trevor non hanno legami di sangue ma sono cresciuti insieme e sono legati come fratellastri. Inoltre all'inizio Janelle ha l'identica freddezza sull'attrazione tra Joya e Trevor che ho avuto io. In realtà l'ho accantonata, ma per un po' mi ha allontanata dal romanzo.
La seconda cosa che ha reso questa parte del libro molto dura da sopportare è che per una ragazza cresciuta da genitori inglesi, Joya è assolutamente ignara di cultura inglese. La ragazza sa veramente come mettersi i piedi in bocca ed esprime pensieri che sembrano misteriosamente fuori luogo per una giovane donna con il suo passato. Per esempio, quando, in una conversazione con la governante, Joya se ne esce con queste gemme:
"Che cosa prova una donna quando vuole accoppiarsi con un uomo? Accadono strane cose al suo corpo... E quando desidera un uomo e si ritrova desiderosa che lui la porti nel suo letto e faccia tutte le cose che i mariti fanno alle mogli?" Si pensa che questo sia un momento leggero, ma è duro per me credere che qualunque giovane donna, anche una cresciuta in una cultura primitiva, avrebbe chiesto tali cose a una persona del tutto estranea. E' doppiamente dura per me credere che una giovane donna cresciuta da genitori inglesi sia così aperta nelle curiosità sul sesso nel periodo vittoriano.
Quando il libro va avanti diventa considerevolmente migliore. Una ragione è che la coppia è costretta a sposarsi per evitare i pettegolezzi. Joya appassionatamente innamorata di Trevor, non capisce questo e quando scopre che lui è stato costretto a sposarla, la situazione fornisce la prima emozione credibile nella storia. Il mio cuore si è spezzato per la povera Joya quando ha scoperto che Trevor l'ha sposata per dovere. Dall'ultimo terzo di Fiore selvaggio, mi è veramente piaciuto.
Trevor è una delle ragioni che migliora il libro. All'inizio è un rigido, formalista, un uomo così lontano dai sentimenti che non riesce a capire perchè stare con Joya lo renda felice. Con il passare del tempo mi è iniziato a piacere a causa della protettività nei confronti di Joya e l'accettazione di lei a dispetto del suo strano comportamento.
Jill Marie Landis è nuova per me ma posso vedere dalla lettura di questo libro il motivo per cui tante persone amano il suo lavoro. Il suo stile è sensuale, i suoi personaggi divertenti e nelle scene in Inghilterra questo libro ha una fase molto felice. Troppe cose in Fiore selvaggio mi hanno portato fuori dalla storia per raccomandarlo senza riserve. Nondimeno, se ti piace Jill Marie Landis e non fai caso a diverse frasi insolite, potresti gradirlo.
Robin Nixon Uncapher
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