sabato 19 aprile 2008

565 JACLYN REDING L'eroe delle Highlands



"UN MAGICO VIAGGIO NEL SENTIMENTO..." Scottish Radiance
Mentre i soldati inglesi di re Giorgio II stanno devastando la Scozia, il nobile e intransigente duca di Sudeleigh scopre che è sua figlia Elizabeth l'autrice di alcuni articoli sovversivi che appaiono anonimi sul giornale, in cui si rivendicano i diritti delle donne e la loro parità con gli uomini. Per punire la giovane, il duca decide di mandarla lontano, in sposa a un vecchio amico. Ma potrà mai un giovane cuore ribelle essere domato? Perchè Elizabeth è disposta a tutto, anche a compromettersi, pur di essere libera.
2002
ROMANCE STORICO EUROPEO (SCOZIA DEL SETTECENTO)
GIUDIZIO: B-
SENSUALITA': warm (caldo).
Come il titolo L'eroe delle Highlands ha un doppio significato.
L'ultimo libro di Jaclyn Reding è ambientato (per la maggior parte) nel XVIII secolo in Scozia nell'isola di Skye e coinvolge un eroe che pretende di essere qualcosa che non è. Ma il titolo si riferisce pure al più ampio problema del pretendente al trono, Bonnie Prince Charlie. L'intreccio di una più ampia trama sociale in una più personale è laddove il libro vacilla.
La trama personale coinvolge un'eroina in qualche modo egoista che tratta con l'uomo meno sincero che abbia incontrato. Lady Elizabeth è la figlia più grande del duca di Sudeleigh. Come alcune eroine di romanzo nella storia inglese, non ha desiderio di sposarsi e vuole invece continuare a scrivere sull'eguaglianza delle donne. Il padre è estremamente scontento delle sue attività poco femminili e la manda in un esilio che lei non può accettare. La sua speranza è che il padre sia così spaventato dal suo matrimonio con un contadino scozzese da accettare un annullamento e lasciarla in pace.
Sebbene il piano di Elizabeth non sia molto ben pensato, non ha una ragione molto reale per volere avere il meglio del padre, che è stato meno che onesto con lei. Questa disonestà continua quando il duca capisce che Douglas è più che un semplice fittavolo e lo "incoraggia" a mantenere il segreto con Elizabeth. Se Douglas fa come gli ha chiesto il duca lo aiuterà a recuperare le sue terre e il titolo dalla corona inglese, così egli accetta con riluttanza.
Con uno stile meno valido, Elizabeth sarebbe stata veramente sgradevole. Non lo è. Sebbene non anticipi sempre le conseguenze delle sue azioni, è perfettamente disposta a vivere con esse. Quando il padre dice a Elizabeth che deve rimanere sposata a Douglas per tre mesi e andare con lui in Scozia, lei urla un po', ma una volta in strada, fa tutto quello che può fare, che è un tratto di personalità che condivide con Douglas. Egli non è iù felice di quando lei si trova in questa situazione, ma non cerca mai di incolparla. E' sicuramente un cambiamento positivo avere un eroe e un'eroina che si rispettano a vicenda nonostante il fatto che si stiano ancora conoscendo.
La "conoscenza reciproca" è il miglior aspetto del libro della relazione. Quando arrivano in Scozia, Douglas si reimmerge in una situazione che coinvolge Prince Charlie. Qui è dove le forze esterne della trama cominciano a sopraffare la relazione. Douglas passa pochissimo tempo con Elizabeth e lei si adatta incredibilmente bene, sia all'abbandono affettivo che alla vita della moglie di un contadino. Elizabeth, come personaggio, inizia a sbiadire. Ella si sorprende apertamente quando trova la vera posizione di Douglas nella vita e resta considerevolmente tranquilla su quello che succede.
Alcuni dei problemi con i personaggi potevano essere risolti se il libro fosse stato più lungo. Non vi era altro spazio per sviluppare la relazione come andava fatto. Così com'è, la dichiarazione d'amore della coppia non è fatta bene quanto poteva a causa di quanto è diventata monolitica Elizabeth. Credo che Jaclyn Reding abbia fra i suoi libri sicuramente un DIK, e sebbene L'eroe delle Highlands mostri delle potenzialità, non è un DIK.
Jane Jorgenson

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