
I CONSIGLI DI QUEL LIBRO ERANO DAVVERO PREZIOSI...
La nobile decaduta Elizabeth Hatchkiss è costretta a lavorare come dama di compagnia. Solo il matrimonio con un titolato potrebbe restarle il rango che le spetta, e un prezioso libro, trovato per caso, le offre dei consigli di seduzione per accallappiare l'uomo giusto. Per "allenarsi", Elizabeth decide di sperimentare quelle tecniche al giovane amministratore James Siddons, pensando di abbandonarlo una volta ottenuto lo scopo. Non sa che James è veramente un nobile in incognito e che il gioco le sfuggirà di mano...
GIUDIZIO: 4 cuori.
La cosa migliore che posso dire su Io ti avrò di Julia Quinn, è che approssimativamente l'ottanta per cento è delizioso. Preso nella totalità, è molto divertente, occasionalmente un libro divertente con un paio di amanti estremamente piacevoli. Lo stile è naturale ed efficace, e i personaggi secondari hanno una personalità ben sviluppata che dà un tocco di più alla storia.
Allora che dire dell'altro venti per cento? Tolgo diversi punti per una terribile mancanza di conflitti nel libro che costringe il lettore a procedere a stento attraverso pagine di comportamenti molto noiosi da parte dei personaggi principali. Questa è una dura macchia per una storia altrimenti affascinante, ma non è abbastanza per convincermi a non raccomandare il libro.
Miss Elizabeth Hotchkiss ha bisogno di un marito. Dalla morte dei suoi genitori cinque anni prima si è presa cura dei suoi tre fratelli minori, comportandosi da madre, insegnante e sostegno della famiglia. Ma il suo lavoro come dama di compagnia - una delle poche occupazioni accettabili per una donna dell'alta borghesia inglese - le porta semplicemente denaro sufficiente a nutrire la famiglia, non lasciando nulla per le costose necessità come mandare il fratello - un baronetto - a Eton. L'unica soluzione per Elizabeth è sposarsi per denaro. Sfortunatamente, non ci sono per lei prospettive di matrimonio nell'isolato Surrey, e ovviamente le mancano i fondi per una stagione a Londra.
Nel frattempo arriva una sorta di aiuto nella forma di un manuale di matrimonio intitolato "Come sposare un marchese". Questa è una sorta di versione Regency di "The Rules" che Elizabeth trova inaspettatamente nella biblioteca della sua datrice di lavoro, lady Danbury. Il libro contiene una serie di "regole" per insegnare a una lady il modo di catturare un marito ricco - cose vaghe e utili come "essere unica, ma non troppo unica". Elizabeth trova il libro noioso e confuso, ma poiché deve usare tutti gli aiuti a sua disposizione, decide di dare una possibilità agli avvertimenti del libro.
E su chi fare pratica meglio del nuovo amministratore della tenuta di lady Danbury, James Siddons? E' un bel gentiluomo che sembra anche piacevole, sebbene non sia materiale da matrimonio per Elizabeth dal momento che non vive un bel periodo e non hanno denari per risolvere i suoi problemi finanziari. Con risultati comicamente disastrosi, Elizabeth mette alla prova le sue regole con James. La parte divertente è che James Siddons è in realtà James Siwell, marchese di Riversale. E' anche il nipote di lady Danbury e un agente in incognito per il Ministero della Guerra. Lady Danbury gli ha chiesto di fingersi amministratore della sua tenuta per vedere di scoprire l'identità di una persona che la minaccia.
La maggior parte del libro si concentra onestamente sugli sviluppi della relazione tra James ed Elizabeth, e questa è la parte deliziosa della storia. Sono entrambi caldi, intelligenti, divertenti che si piacciano l'uno l'altra quasi immediatamente. Quando la loro relazione si approfondisce, si attirano l'un l'altra a ogni livello, ma Elizabeth sa di non poter sposare James perchè lui non ha abbastanza denaro, e James non può rivelare la sua vera identità ad Elizabeth finché non scopre il ricattatore.
Come direbbe la piacevole, franca lady Danbury "Hmmmph". Questo è un conflitto temporaneo. Chiaramente una volta che James ha la libertà di rivelare la sua identità, non ci sono più problemi. Sfortunatamente, il libro va avanti. Non vi voglio rivelare troppo della trama, così com'è, ma basta dire che a un certo punto, Elizabeth dovrà sapere la verità sull'identità di James, ed è questo il punto in cui il libro prende una via verso il Paese dell'Irrazionale e del Comportamento Poveramente Motivato.
Ma alla fine del libro, ho deciso di dimenticare sia i personaggi che l'autrice. C'è così tanto da amare in Io ti avrò che per me non c'è caduta sufficiente da portare via il piacere di leggerlo. Così questa è una cauta raccomandazione, ma nondimeno una raccomandazione.
Ellen Hestand
- TO CATCH AN HEIRESS
- IO TI AVRO'
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