lunedì 21 settembre 2009

607 NICOLA CORNICK: Vendetta e seduzione


Inghilterra, 1816

Sola, disperata, perseguitata dall'immeritata fama di essere una donna immorale, avida e senza scrupoli, Isabella di Cassilis rischia di finire in prigione per debiti che il defunto marito le ha lasciato in eredità. Per evitare il carcere, accetta dunque di sposare un detenuto disposto ad accollarsi oltre ai propri anche i suoi debiti, e solo quando è ormai troppo tardi scopre che il candidato in questione è Marcus Stockhaven, l'uomo che un tempo aveva rifiutato, pur essendone innamorata, per sposare il Principe di Cassilis. Le nozze vengono celebrate, e per Isabella inizia un incubo: Marcus in realtà non è un carcerato ed esige nell'ordine una spiegazione, delle scuse, e la vendetta. Mentre i pettegolezzi fioriscono attorno alla coppia ed entrambi lottano per ottenere ciò che vogliono, la passione torna però a divampare, e Marcus inizia a chiedersi se Isabella abbia davvero rinunciato al suo grande amore solo per denaro.
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Isabella di Cassilis è alla ricerca di un marito e ne ha bisogno in gran fretta. La morte del marito l'ha appena lasciata senza un soldo - il defunto Principe aveva accumulato un debito schiacciante che la poteva condurre in prigione per debiti. Pesando le opzioni, ha stabilito che la migliore linea di azione è quella di correre velocemente verso la Prigione di Fleet e trovare qualche sfortunato così oberato da debiti che l'assunzione dei suoi attraverso il matrimonio sarebbe stata la classica goccia nel mare. Gli unici requisiti sono che l'uomo sia un gentiluomo di nascita e sufficientemente forte da non morire presto e caricarla del peso di entrambi i debiti.
Isabella conta di guadagnare un'eredità che, pur non risolvendo in modo abbastanza rapido da soddisfare tutti i creditori, alla fine le permetterà di ritirarsi in campagna e annullare il matrimonio. Un piano un po' strampalato, come è poi costretta ad ammettere, e di cui non ha tenuto conto - che se suo "marito" non è d'accordo ad annullarlo, sarebbe stato impossibile riceverla, e che, attraverso il matrimonio, ha ceduto il controllo della proprietà e la rendita che si aspettava di ereditare.
Un altro fattore a cui avrebbe dovuto dare maggiore attenzione: l'uomo presentato come potenziale sposo "John Ellis" è  in realtà Marcus John Ellis, conte di Stockhaven, questo è estremamente sfortunato, poiché Isabella l'ha lasciato letteralmente in piedi all'altare dodici anni prima quando ha sposato il Principe. Da allora ha ereditato il titolo da un lontano cugino, ed è ben lungi dall'essere il giovane tenente di marina con il quale era impegnata.
Con la vendetta in mente Marcus accetta la sua proposta e si sposano. Ciò che Isabella non sa è che Marcus è in prigione non perchè è indebitato, ma perchè sta investigando su un oscuro criminale, Edward Warwick. Marcus può uscire da Fleet in qualsiasi momento desideri; una volta sposata, Isabella, la desidera molto. Una volta fuori, trasmette a una Isabella stupita la sua lista di richieste come marito. La principessa regale rispetta la lettera, ma non certamente lo spirito delle sue condizioni.
Quando Marcus e Isabella cercano di negare i particolari su come procederanno, mentre sono impigliati con l'intensità fumante del loro reciproco desiderio, numerosi intriganti personaggi secondari conducono la propria trama intriganti personaggi secondari  che riguarda la ricerca del criminale Warwick, fra il fratello e la sorella di Isabella e i pasticci che creano, e i misteri che avvolgono la prima moglie defunta di Marcus, che era anche cugina di Isabella.
Sebbene questo suoni come un sacco di trame che turbinano intorno, si scopre essere la giusta quantità per supportare la scrittura splendida e i personaggi vividi. Il dialogo colpisce esattamente la nota giusta, che è una buona cosa, in quanto vi è un po' di più. Giusta scintilla. L'uso di un linguaggio particolare per il periodo Regency e una sintassi più formale sia nel dialogo che nella narrazione fa molto di più per trasportare e coinvolgere il lettore che l'abuso più comune di un paio di slogan e le infinite, dettagliate descrizioni di chi indossa cosa dove. L'autrice è inglese, probabilmente questo le ha dato questo orecchio acuto per una migliore approssimazione del linguaggio del tempo? O lei è solo maledettamente brava con le parole, come in questa descrizione in cui Isabella contrappone la sia esperienza con Marcus a quella di giacere sotto il defunto principe, che le paragona a un "essere schiacciata da un armadio che aveva ancora la chiave nella porta".
I personaggi sono sostanziali anche (o forse soprattutto) quelli secondari. Hanno profondità e ricchezza e, francamente, si comportano in modo più maturo! Isabella quando fugge da Marcus in dolore e confusione, lui la rintraccia e le chiede in realtà il suo perchè. Questi due hanno avuto un problema 12 anni prima, e la loro discussione del passato è eccezionalmente emotivamente onesta, quasi in modo straziante.
E' un piacere scoprire un'autrice non nota in precedenza il cui lavoro fa venire voglia di cacciarla fuori catalogo prima ancora di iniziare la recensione, per me Nicola Cornick è una tale autrice. Un'ammissione qui - a volte non riesce a connotare un libro subito dopo il completamento e devo fare una completa scrematura quando vi torno. Non ho scremato Vendetta e seduzione - l'ho riletto, dalla prima all'ultima pagina.
Laura Scott



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