domenica 29 marzo 2009

GRS565 GAIL RANSTROM: L'arte di sedurre



Londra, 1820
Accusata di aver assassinato una celebre cortigiana che le assomigliava come una goccia d'acqua, Dianthe Lovejoy è costretta a chiedere protezione al suo nemico giurato, Lord Geoffrey Morgan, che accetta di nasconderla in casa propria solo per saldare un debito che ha contratto al gioco con il cugino di lei. Quando il gentiluomo scopre che l'intraprendente fanciulla intende travestirsi da cortigiana e frequentare le bische più malfamate per smascherare il vero assassino, decide di fingersi suo amante per proteggerla, e con l'intenzizone di spaventarla e indurla a rinunciare al suo folle piano assume un'insegnante che la istruisca nell'arte della seduzione. Il progetto, tuttavia, gli si ritorce contro quando la sempre più affascinante Dianthe decide di sperimentare l'efficacia delle sue nuove conoscenze proprio su di lui.
GIUDIZIOI: 3 cuori.
Avrei voluto che L'arte di sedurre mi piacesse di più. C'è molta creatività nella trama, l'eroe è solido e la storia si muove ad un ritmo che cattura la lettrice. L'eroina comunque, ha poco senso comune e sfortunatamente, la premessa dei suoi tentativi di diventare un membro del demimonde senza perdere la sua verginità e reputazione è così assurdo, eclissa la luce della storia.
Dianthe Lovejoy viene scoperta vicino ad un cadavere e con del sangue sul vestito. Dichiara che si è imbattuta nel corpo dopo l'incidente. Ma quando il suo nome e il suo indirizzo vengono trovati su un foglio di carta nella borsetta della donna morta, viene accusata di assassinio. Dianthe, che abita presso amici mentre tutti i suoi famigliari sono fuori dal paese, fugge. La donna morta, Nell, è una cugina sconosciuta e Dianthe è determinata a trovare il suo assassinio.
Lord Geoffrey Morgan è un milionario fattosi da sè a cui è capitato di avere un titolo. Viene accettato dalla società solo grazie al suddetto titolo. E' un libertino e un agente della corona che è stato perseguitato da un mercante di schiave bianche di nome Diabul da cinque anni. Diverse donne sono morte o quasi morte e Geoff è deciso a trovarlo. Geoff la porterà in una delle sue molte case e spera che lei aspetti lì tranquillamente e in incognito fino a quando ritornano i suoi parenti. Geoff deve a uno di loro un favore e vede come un risarcimento.
Ma Dianthe ha altre idee. Chiede aiuto a una sarta e si traveste da Lizette Deauville, appena arrivata in Inghilterra dalla Francia. Va in un bordello e cerca di conoscere le "ragazze" così da avere informazioni su Nell. Morgan la trova lì e i due arrivano a una incerta tregua. Ognuno mantiene dei segreti, condividendo solo le informazioni che potrebbero essere pericolose per l'altro. Sono attratti, ma sanno che sono fuori dalla portata dell'altro. Dianthe in quanto sospetta assassina in libertà, non vuole macchiare la reputazione di Geoff. Geoff sa di non essere il tipo d'uomo con cui le signore della società come Dianthe dovrebbero essere associate; inoltre, non è interessato al matrimonio, solo a un breve periodo di alleanza.
Il racconto si muove basandosi sull'investigazione mentre si muovono verso un confronto con l'ignobile Diabul. Ci sono pochi uomini che potrebbero essere questo cattivo, ma diventa presto chiaro alla lettrice che così diventa più una questione di come lo riconosceranno. Questo avviene quando entra in gioco la mancanza di senso di Dianthe. Spesso di caccia in situazioni che sono ovviamente pericolose anche dopo essere stata avvertita di restarne fuori. E' fortunato ad essere viva e intatta grazie a salvezze dell'ultimo minuto. Dichiara indipendenza e di voler risolvere il mistero da sola, ma fa assegnamento su Geoff per fornirle un maestro di scherma che le insegni a difendersi e un "tutore" per avvicinarsi alle altre cortigiane.
Sebbene lo stile della Ranstrom è chiaro e la trama è creativa, ci sono buchi lampanti che è difficile non notare. Dianthe è stata una ragazza tenuta al sicuro per tutta la vita, e ancora, ricerca una noia totale nell'incontrare la malavita. Non è per nulla scioccata da tutte le cose che vede e sente. Si comporta un po' troppo da XX secolo per essere una signorina del periodo Regency. Si nasconde con relativa facilità dall'intero ton e da Bow Street, sebbene stia in giro quasi per tutto il tempo. Il suo travestimento è solo una parrucca e un po' di trucco. Questo sembra un po' fuoriluogo, soprattutto perchè attira l'attenzione su di sè come una cortigiana francese in cerca di un protettore.
Nonostante queste incongruenze, mi sono piaciute le battute tra Geoff e Dianthe e ho gradito il loro coraggio. Le azioni sono accelerate con violazioni di domicilio, confronti e un'audace scena di lotta. Per qualcosa un po' diversa, L'arte di sedurre ha più momenti buoni che cattivi.
Shirley Lyons
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