domenica 27 settembre 2009

641 JULIA JUSTISS: L'ereditiera ribelle


Inghilterra, 1813

Alla morte del padre, la caparbia Helena Lambarth giura a se stessa che per nessuna ragione al mondo accetterà di dipendere ancora da un uomo, ma le circostanze la costringono suo malgrado ad accettare l'ospitalità dei Darnell a Londra. Per sua fortuna, l'affascinante padrone di casa, Lord Adam, ha poco tempo per occuparsi di quella lontana parente, tutto sommato insignificante e a suo giudizio un po' troppo sfrontata. Angustiato dalle ristrettezze economiche in cui versa la sua famiglia, il gentiluomo ha deciso infatti di corteggiare e chiedere in moglie la ricchissima e nobile Priscilla Standish, convinto di poter risolvere così i suoi problemi. Peccato che la promessa sposa si riveli una fanciulla quanto mai ordinaria e superficiale rispetto alla brillante e ribelle Helena, che per giunta si sta trasformando sotto i suoi occhi in un'irresistibile bellezza...
2006
ROMANCE STORICO EUROPEO
GIUDIZIO: C+
SENSUALITA': warm.
Un rapporto tutore/protetta non è uno dei miei temi di romance preferiti e la storia di una giovane donna che giura che non si sposerà mai lo è ancora meno. Ma se qualcuno poteva convincermi a non evitare questo tipo di libro, poteva essere Julia Justiss, su cui posso contare come brava scrittrice. Ebbene, questi due elementi non erano un fastidio, ma la familiarità e la prevedibilità della storia complessiva di L'ereditiera ribelle lo era.
Helena Lambarth è una notevole ereditiera, dopo aver ereditato le proprietà di entrambi i genitori. Mentre è euforica per la morte del padre poiché lui non può più abusare di lei o tenerla prigioniera, la morte della madre addolora tremendamente Helena. Dieci anni prima, suo padre l'ha strappata dalle braccia della madre quando sua madre l'ha lasciato per l'amante. Il padre ha detto a Diana che avrebbe ucciso Helena se si fosse avvicinata di nuovo alla figlia. Diana Lambarth è morta più di un anno prima, incapace di sopravvivere al marito. Helena non ha mai avuto la possibilità di rivedere la madre viva.
Adam, Lord Darnell, acconsente alla richiesta della sua matrigna di prendere la figlia della cugina morta. Quando incontra Helena presso l'ufficio del procuratore è sorpreso di trovare una giovane donna ossuta con i capelli spettinati e che indossa un vecchio abito nero. Gli è totalmente sgradevole, o almeno così crede fino a quando la bellezza del suo sorriso gli manda una scossa.
Adam ha bisogno di sposare presto una ragazza ricca perché la negligenza del padre verso la tenuta durante la sua prolungata malattia prima della sua morte l'ha lasciata gravata di debiti. Lasciando che la famiglia accolga Helena e la prepari a entrare nella società egli corteggia apertamente una ragazza ricca del ton di cui ha bei ricordi, come compagna d'infanzia. Un mese dopo è impegnato con lei. Adam si ubriaca nel festeggiare e va a casa per trovare una bella donna in camicia da notte nella sua biblioteca. Pensando che sia un "dono" di un amico, le fa una proposta solo per riconoscere in breve con orrore che quella donna così desiderabile sia la sua pupilla, Helena.
Helena ed Adam sono personaggi interessanti e ammirevoli. Come molte signorine dei Romance Regency, Helena giura di non sposarsi mai. Comunque, ha una buona ragione per non volersi mettere sotto l'autorità di un uomo mai più, a causa di come ha sofferto sotto quella del padre per un decennio. Una scena avvincente mostra di non riconoscere il tea subito perché lei non ne ha avuto da quando sua madre l'ha abbandonata. Lei non conosce neanche il sapore della torta o della buccia d'arancia, ancora meno del sapore. Anche se si sforza di seguire le regole della società, non è timida dal pensare e ci sono un paio di scene divertenti in cui zittisce le sue compagne con la sua lingua franca.
Adam è un uomo buono, gentile con la sua premurosa ma stupida e nervosa matrigna e amorevole con sua sorella. E' anche il tipico eroe ex militare che ha combattuto coraggiosamente nelle Guerre Peninsulari e a Waterloo. Anche se l'attrazione e l'ammirazione per Helena è prepotente, combatte per onorare la sua promessa a un'altra donna.
La bontà sia di Helena che di Adam è credibile e piacevole, una testimonianza dell'abilità di Julia Justiss, ma allo stesso tempo, essi attraversano come piuttosto perfetti ed eccellenti in tutto e gentili con tutti.
La mia maggiore lamentela, tuttavia, su L'ereditiera ribelle è che, mentre mostra la solita grande narrazione e scrittura della Justiss, le trame stesse sono troppo familiari. E mentre la storia di un'altra giovane donna che entra in società  per la prima volta e con ancora un altro uomo che realizza il suo impegno è un errore che può essere fresco e interessante, qui si svolgono un modo molto prevedibile.
La prima metà del libro è dolorosamente prevedibile e poco emozionante ma la seconda metà, con la storia d'amore cresciuta tra i due protagonisti e la complicazione del fidanzamento di lui, e molto divertente e ha alcuni bei momenti toccanti. Fino a quando, cioè, la fidanzata si raffredda con Adam e dispettosa con Helena e allora diventa tutto prevedibile e poco emozionante di nuovo.
So che la Justiss sia in grado di scrivere libri audaci, come La Cortigiana dell'anno scorso e libri con elementi familiari che risultano ancora piacevoli, come The Proper Wife. Tuttavia metà di L'ereditiera ribelle era troppo familiare, troppo prvedibile, e quindi una lettura noiosa. E davvero mi ha delusa che la Justiss abbia sprecato la sua scrittura abile e personaggi interessanti per una storia poco originale e una storia poco originale.
Jeanne W.

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